Pescara, Michele Placido alla Festa della Rivoluzione

Domani, giovedì 12 settembre, a chiudere la serata sarà l’attore e regista Michele Placido che, dalle ore 21, tra Pescara Vecchia e piazza Garibaldi, declamerà le ‘Poesie d’amore, seduzione, piacere’ di d’Annunzio.
Pescara – Sarà l’attore e regista Michele Placido, con il suo ‘d’Annunzio e l’Amore’ il protagonista domani, giovedì 12 settembre, della sesta giornata della Rassegna ‘La Festa della Rivoluzione – d’Annunzio torna a Pescara’, promossa per celebrare i 100 anni dell’impresa del Vate su Fiume dalla Presidenza del Consiglio regionale d’Abruzzo, in collaborazione con il Consiglio regionale, la Giunta regionale e il Comune di Pescara.
Una giornata ‘speciale’, che accenderà i riflettori su Casa d’Annunzio, location scelta appositamente nel giorno dell’Impresa di Fiume, e che vedrà il lancio sulla città della lettera di d’Annunzio ai giovani, effettuata dai velivoli di Fly Story che, subito dopo, proseguiranno il volo verso la città di Fiume per consegnare una lettera del sindaco Carlo Masci.
“Domani supereremo il giro di boa di una rassegna che si è rivelata straordinaria – ha commentato il Presidente Sospiri –, con numeri e presenze eccezionali, sia in termini di pubblico che di ospiti. E dopo averlo lungamente atteso e invocato, domani d’Annunzio tornerà definitivamente a Pescara, manifestando il proprio spirito rivoluzionario e rivolgendosi direttamente ai ragazzi. Negli ultimi giorni abbiamo rivissuto l’Impresa di Fiume attraverso il teatro, la convegnistica, le fotografie storiche autentiche e inedite, il giornalismo, addirittura attraverso lo studio grafologico della mano di d’Annunzio nel periodo fiumano. Domani sarà direttamente il Vate il protagonista della giornata, esattamente come cento anni fa”. La Rassegna si aprirà in mattinata, alle ore 10, direttamente a Casa d’Annunzio, in via delle Caserme, dove sino alle 15 sarà possibile effettuare l’annullo filatelico dedicato al Vate e visitare la mostra allestita per l’occasione oltre alla stessa Casa natale. Alle ore 11 tutti con il naso all’insù per ‘Il Volo di Fiume’: lo storico volo dell’Impresa dannunziana rivive attraverso una rievocazione inedita, accompagnata dal lancio di migliaia di lettere per i giovani pescaresi, lancio eseguito dai piloti dell’Associazione Fly Story.
Il lancio avverrà sul centro storico di Pescara e in piazza Salotto quando tre velivoli sorvoleranno la città a bassa quota per inviare ai ragazzi un messaggio speciale scritto 100 anni fa dal Vate: ‘Giovani di Pescara e d’Italia il futuro è vostro e dovete costruirlo con le vostre mani per il bene delle generazioni a venire nulla è impossibile! Dovete credere nella vostra intelligenza e cultura. Amate la terra che vi alimenta con i suoi frutti, amate il vostro popolo che ha tremila anni di civiltà abbiate fede in un futuro migliore. Concepite la vostra esistenza come un’opera d’arte. Nulla è impossibile osate l’inosabile! Viva l’amore. Gabriele d’Annunzio’. Dopo il lancio, i mezzi di Fly Story continueranno il proprio volo verso Fiume dove incontreranno i vertici istituzionali per la consegna di una lettera firmata dal sindaco Masci. Alle ore 18 di nuovo appuntamento a Casa d’Annunzio per la presentazione della mostra ‘Le Passioni di Fiume’, con documenti inediti del Vate. Dalle donne alla politica, dall’arte alla poesia: le passioni del poeta raccontate in una mostra a cura di Licio Di Luzio con pezzi provenienti dalle collezioni private di Licio e Maria Luisa Di Luzio e Davide Lissandrin. All’incontro di presentazione parteciperanno anche il dannunzista professor Andrea Lombardinilo e il professor Marco Patricelli, giornalista e storico. La mostra resterà aperta al pubblico dal 12 settembre al 12 ottobre.
Domani, giovedì 12 settembre mentre tutte le attività del centro storico parteciperanno all’evento dando un look dannunziano al tradizionale ‘Giovedì Unico’, allestendo un’unica grande tavolata tra via delle Caserme e corso Manthonè, servendo piatti tipicamente dannunziani, a chiudere la serata sarà l’attore e regista Michele Placido che, dalle ore 21, tra Pescara Vecchia e piazza Garibaldi, declamerà le ‘Poesie d’amore, seduzione, piacere’ di d’Annunzio.
Michele Placido è un attore, regista e sceneggiatore italiano.
A livello internazionale è conosciuto per il ruolo del commissario di Polizia Corrado Cattani, interpretato nelle prime quattro stagioni della celebre serie televisiva La piovra. Ha vinto l’Orso d’argento per il miglior attore al Festival di Berlino per Ernesto di Salvatore Samperi e 4 David di Donatello. Nato ad Ascoli Satriano, comune pugliese al confine con la Basilicata, Michele è il terzo di otto fratelli, tra i quali gli attori Gerardo Amato e Donato Placido.
A 18 anni, dopo gli studi superiori a Foggia si trasferì a Roma ed entrò in Polizia, partecipando come poliziotto alla Battaglia di Valle Giulia. Intrapresi gli studi teatrali presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, lasciò la divisa e debuttò a teatro nel 1970 col regista Luca Ronconi, nella trasposizione teatrale dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. Dopo la partecipazione televisiva ne Il Picciotto (1973), nel 1974 entrò nel mondo del cinema, interpretando accanto a Ugo Tognazzi e Ornella Muti Romanzo popolare di Mario Monicelli e accanto a Laura Antonelli Mio Dio, come sono caduta in basso! di Luigi Comencini, cui seguirono Marcia trionfale (1976) di Marco Bellocchio, Un uomo in ginocchio (1979) di Damiano Damiani e Tre fratelli (1981) di Francesco Rosi. Il ruolo che però diede grande e decisivo impulso alla sua popolarità fu quello del commissario di Polizia Corrado Cattani nelle prime quattro miniserie de La piovra, nonché quello – sempre nel 1989 – dell’eroico insegnante protagonista di Mery per sempre, di Marco Risi. Negli anni 1990 ha interpretato invece Giovanni Falcone (1993) di Giuseppe Ferrara, Lamerica di Gianni Amelio, Padre e figlio di Pasquale Pozzessere (1994), La lupa (1996) di Gabriele Lavia, Un uomo perbene di Maurizio Zaccaro e Liberate i pesci di Cristina Comencini (1999). Tra le sue ultime prove d’attore, L’odore del sangue (2004) di Mario Martone, Arrivederci amore, ciao di Michele Soavi, Le rose del deserto di Mario Monicelli, La sconosciuta di Giuseppe Tornatore e Il caimano di Nanni Moretti (2006), Piano, solo di Riccardo Milani, 2061 – Un anno eccezionale di Carlo Vanzina e SoloMetro di Marco Cucurnia (2007), Il sangue dei vinti di Soavi (2008), Baarìa di Tornatore (2009), Genitori & figli – Agitare bene prima dell’uso (2010) e Manuale d’amore 3 (2011), entrambi di Giovanni Veronesi. Nel 1990 presenta al Festival di Cannes la sua prima opera come regista, Pummarò, sul problema dello sfruttamento lavorativo degli extracomunitari. Seguono Le amiche del cuore (1992), Un eroe borghese (1995), Del perduto amore (1998), Un viaggio chiamato amore (2002), Ovunque sei (2004), Romanzo criminale (2005), storia della banda della Magliana tratta dall’omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo, grande successo in Italia e ottimamente accolto l’anno successivo anche al Festival di Berlino, Il grande sogno (2009), film sul Sessantotto parzialmente autobiografico, presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, Vallanzasca – Gli angeli del male (2010), sulla storia del bandito Renato Vallanzasca, Il cecchino (2012), La scelta (2015) e 7 minuti (2016). Nel 2017 dirige i primi due episodi di Suburra – La serie, prima produzione italiana di Netflix. Nel 2008 riceve il Premio Città dei Cavalieri di Malta. Nel 2009 ha ricevuto il Premio Federico Fellini 8 1/2 per l’eccellenza artistica al Bif&st di Bari e il “Premio Culturale MuMi” per la sezione ‘Cultura della Solidarietà’ per la regia de ‘I Fatti di Fontamara’ spettacolo in favore delle zone colpite dal sisma dell’Aquila e nel 2011 il Premio per i 40 anni di carriera dal Foggia Film Festival. A maggio 2018 riceve il ‘Premio Note da Oscar’ dal ‘Festival Alessandro Cicognini’ per la sezione ‘miglior regista’. Nel 2018 ha diretto il video ufficiale della canzone Non mi avete fatto niente di Ermal Meta e Fabrizio Moro ed ha ottenuto la cittadinanza onoraria del comune di Rionero in Vulture, comune di origine del padre. Dalla parte paterna, Michele è discendente del famoso brigante lucano Carmine Crocco.