Festival degli incontri: Saviano, polemiche e programma fantasma

12 settembre 2019 | 15:42
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Festival degli incontri: Saviano, polemiche e programma fantasma

Festival degli incontri: dopo le polemiche e le accuse di censura, il sindaco Biondi replica punto per punto. Il video.

Sono scoppiate nelle ultime ore le polemiche sul Festival degli Incontri e sulla posizione del Sindaco Pierluigi Biondi, accusato di censura soprattutto nei confronti dei nomi di Roberto Saviano e Zerocalcare.

In sintesi la direttrice artistica Silvia Barbagallo ha accusato il primo cittadino di censura nei confronti della rosa degli ospiti: secondo la Barbagallo, il Sindaco sarebbe responsabile di un veto, per motivi culturali e politici, nei confronti di artisti come Saviano e Zerocalcare, al secolo Michele Rech, come riporta l’agenzia ANSA.

Il Sindaco, Pierluigi Biondi fa chiarezza dai microfoni di sala Rivera, a Palazzo Fibbioni, in una conferenza stampa dettagliata in ogni punto.

«La legge di bilancio per l’anno 2019 un milione di euro fu stanziato per tutte le attività connesse al decennale del sisma. Di questo milione di euro, 300mila sono stati destinati al MUNDA, altri 700mila euro sono stati assegnati alla Direzione centrale di spettacolo dal vivo del Mibac che avrebbe dovuto destinarli al Festival degli Incontri.» inizia il Sindaco.

«Fu sottoscritto un accordo con il Sottosegretario di Stato Gianluca Vacca il cui articolo 2 dice chiaramente che la funzione di indirizzo politico, strategico del programma del decennale è esercitata dal Sottosegretario e dal Sindaco dell’Aquila.»

Il Sindaco dunque ha un ruolo nelle scelte del Festival degli incontri.

Inoltre, in seguito a una serie di passaggi procedurali il Comune rimane coordinatore di questi eventi.

In seguito il Sindaco chiese a più riprese programma e costi, non avendo risposte in tal senso.

«Il Festival, rimandato varie volte, avrebbe dovuto svolgersi in estate. Si stabilisce invece poi la data di svolgimento tra il 10 e il 13 ottobre.»

Il Sindaco Biondi ha richiesto dunque a luglio, nel verbale del comitato di indirizzo che sovrintende le attività del decennale, che il Festival fosse in linea appunto con le attività del decennale, plurale e condiviso.

Da luglio nessuna notizia.

Festival degli incontri, un pacchetto a scatola chiusa

Qualche giorno fa, all’ennesima richiesta da parte del Sindaco di programma e bilancio, il primo cittadino si accorge che «di decennale non si parla assolutamente, dell’Aquila si parla solo marginalmente riguardo a una manifestazione, ma soprattutto che i luoghi delle manifestazioni non sono stati prenotati (l’occupazione del suolo pubblico per quanto riguarda Piazza Duomo è stata richiesta stamattina, dopo le polemiche uscite a mezzo stampa).

Addirittura si parla di una mail fantasma del 28 agosto (mai pervenuta agli uffici comunali che si occupano della TOSAP) con cui si sarebbe richiesta la possibilità di occupare il suolo pubblico di Piazza Duomo nei giorni del 10-12 Ottobre.

In quei giorni peraltro Piazza Duomo è interessata da cantieri per lavori relativi ai sottoservizi.

Insomma una summa di “luoghi da definire”, “titoli da definire”, “ospiti da definire”.  Anzi, gli ospiti confermati sono due: Ascanio Celestini e il direttore artistico del TSA, Simone Cristicchi, che ad oggi non sa di dover intervenire al Festival degli Incontri.

«La Giunta Comunale dell’Aquila non approva un pacchetto a scatola chiusa a sua volta non approvato dal Consiglio di amministrazione dell’Isa in cui non vengono quantificati i cachet degli artisti, non si sa se siano stati firmati i contratti e di cui non si conoscono le modalità di rendicontazione.»

Anzi, nel bilancio ci sono voci e cifre che non sono chiare.

Come i 385mila euro costi di ospitalità non meglio specificati. 

Festival degli incontri, il ruolo di Annalisa De Simone

Non solo. Il presidente pro tempore del TSA Annalisa De Simone scrive in un post su Facebook di non aver percepito alcun compenso per questo progetto a cui lavora da due anni.

In realtà, in data 10 aprile 2019, presso la sede dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese chiede formalmente che venga inserito nel bilancio di spesa un compenso di 20mila euro per l’ideazione.

«Compenso che verrà rifiutato da Ninni Cutaia, Direttore Generale dello Spettacolo dal Vivo del Mibact. La De Simone non prende compensi perché qualcuno ha detto di no, non perché qualcuno vi abbia rinunciato.» prosegue Biondi.

«La De Simone sostiene inoltre che la dottoressa Barbagallo non abbia ancora ricevuto il becco di un quattrino, quando alla Barbagallo è stato dato un anticipo di 10mila euro e questa mattina la stessa ha presentato una seconda fattura di 11mila euro, per un Festival che ancora non si tiene.»

Silvia Barbagallo, inoltre, a detta di Pierluigi Biondi non si è mai preoccupata di relazionarsi con il Comune dell’Aquila per meglio gestire i fondi del decennale in attività ad esso relative.

«Se la Barbagallo o la De Simone pensano di venire a fare colonizzazione culturale a L’Aquila con i fondi per il decennale si sono sbagliate di grosso. Tutto ciò non c’entra nulla con la censura.»