Les Petits Papiers, successo per il primo video

14 settembre 2019 | 11:45
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Les Petits Papiers, successo per il primo video

Successo per il primo video clip “L’Habanera” del gruppo Les Petits Papiers. Il gipsy jazz della band conquista il pubblico.

Successo per il primo video clip “L’Habanera” del gruppo Les Petits Papiers.

“L’Amour est un oiseau rebelle”, cantava la protagonista di una delle opere più famose al mondo, “La Carmen” di G. Bizet.

Proprio da questa aria nasce l’idea di arrangiamento dei Les Petits Papiers.

Un viaggio musicale che parte da lontano, da un cenno Lirico, lasciando che la musica si trasformi fino ad arrivare ad immergersi nello Swing.

Lì ha inizio il “sogno”, che prende forma nel primo video della formazione guidata dalla Di Stefano, presentato mercoledì 11 settembre alle 18:00 nella libreria Polarville, a L’Aquila.

“Il video L’ Habanera -spiega la cantante- racconta di una dimensione onirica, la rappresentazione stessa dell’Arte, un unico grande palcoscenico dove si susseguono, apparentemente senza un filo logico, esattamente come avverrebbe in un sogno, varie espressioni artistiche solitamente percepite come lontane tra loro (pensiamo alla danza classica rappresentata dalla ballerina in tutù e il richiamo finale al cinema con la scena chiaramente ispirata al film Pulp Fiction) ma che in realtà ci piace appunto pensare siano comunque tutte figlie di una stessa madre, ovvero la Musica”.

Al video ha preso parte l’intero gruppo Les Petits Papiers (la voce di Federica Di Stefano, due “chitarre manouche”, Nicola Paparusso e Riccardo Biscetti, il contrabbasso di Giovanni D’Eramo e la fisarmonica di Danilo Di Paolonicola).

Danilo Di Paolonicola è un’eccellente presenza: vincitore di numerosi concorsi nazionali ed internazionali, ha tenuto concerti in Svizzera, Germania, Francia, Belgio, Croazia, Olanda, Ungheria, Austria, Bosnia-Erzegovina, Giappone, California, Florida, Portogallo.

Ha inoltre suonato e collaborato con musicisti di fama internazionale, tra i quali Enrico Melozzi, Paolo Di Sabatino, Giovanni Sollima, Enrico Pieranunzi, Luca Bulgarelli, Maria Pia De Vito, Grazia Di Michele, Teresa De Sio, Larry Mitchelli e altri.

Con Les Petits Papiers, nel video, artisti abruzzesi, danzatori, attori e tecnici audio e video, per un vero scrigno d’arte in cui non vi è separazione tra artisti e spettatori e tra le arti stesse.

“Siamo emozionati e grati – spiega ancora Federica Di Stefano–  ringraziamo chi nel territorio ci ha sostenuto in questa realizzazione”.

La produzione del video è di Underground Studio’s di Celano, il videomaker è Vittoriano Palerma, il soggetto e l’aiuto regia di Gemma Maria La Cecilia, i costumi di Maria Grazia Cimini Costume Designer e gli outfit sono di Tofina Beniamino. Ad accogliere gli artisti durante le lavorazioni del video, i locali Arnlod’s e Patatina.
La band, quintetto Jazz manouche formatosi a L’Aquila nel settembre 2017 da un’idea della cantante Federica Di Stefano, vanta la partecipazione a importanti rassegne musicali come Village Celimontana, Formello Jazz Festival, la stagione concertistica della “Società aquilana dei concerti Bonaventura Barattelli” con quattro partecipazioni nel solo 2019.

La band ripropone brani che coprono un repertorio molto vasto e particolare, costituito da grandi classici del primo swing americano, della canzone francese degli anni ‘20, ‘30 e ‘40 del ‘900, il tutto in chiave gypsy jazz. Il valzer e i brani tipici della tradizione Jazz Manouche rappresentano un’ altra importante parte del repertorio dei Les Petits Papiers, band costantemente al lavoro nella stesura di pezzi originali e nel riarrangiamento di brani ad estrazione pop, rock e lirici, il tutto colorato da un sound jazzistico e allo stesso tempo tzigano.

Les Petits Papiers, storia e formazione

Les Petits Papiers è un quartetto gypsy Jazz (o “Jazz manouche “) formatosi a L’Aquila nel settembre 2017  da un’idea della cantante Federica Di Stefano.

La band, in poco tempo, si è esibita in vari palchi, tra rassegne e locali  del centro Italia, partecipando alla manifestazione “Jazz per le terre del sisma” 2018, alla rassegna “Village Celimontana” (organizzata dal Cotton Club Roma), all’edizione 2017 e 2018 di “Swingissimo” presso Il Vinile di Roma. Numerosi sono i live radiofonici per emittenti regionali laziali ed abruzzesi e le registrazioni televisive per Rete8, Telesirio e RTR Rieti.

Il Gypsy Jazz nasce all’incirca all’inizio degli anni ‘30 ad opera del musicista belga Django Reinhardt. È un’ insolita miscela in cui l’estetica del jazz e dello Swing americano si fonde con quella del folklore tzigano, passando per armonie impressioniste, il Flamenco, Valse musette, i valzer tzigani e la canzone francese (“La chanson” – proprio la Francia è la terra di origine del Jazz manouche e di molti musicisti che hanno raccolto l’eredità di Django). In uno scenario così variegato sono gli strumenti a corde (chitarra, violino, contrabbasso…) a trovare la massima espressione: la sezione ritmica (in cui tradizionalmente non vi è la presenza di una batteria) è affidata, oltre che al contrabbasso, alla cosiddetta “Pompe manouche”, uno stile di accompagnamento ritmico chitarristico molto caratteristico. Questo crea un “impasto sonoro” caratterizzante che fa da supporto a strumenti solisti tra cui principalmente violino, fisarmonica o clarinetto, oltre al grande virtuosismo dei chitarristi.

La band ripropone brani che coprono un repertorio molto vasto e particolare, costituito da grandi classici del primo swing americano, della canzone francese degli anni ‘20 – ‘30 e ‘40 del ‘900, il tutto in chiave gypsy jazz.

Il valzer e i brani tipici della tradizione Jazz manouche rappresentano un’ altra fetta del repertorio dei Les Petits Papiers, band dal sound jazzistico e dal colore tzigano.