Abolizione proporzionale, in Commissione Bilancio non ci sono i numeri

23 settembre 2019 | 14:52
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Abolizione proporzionale, in Commissione Bilancio non ci sono i numeri

Regione Abruzzo, il centrodestra si spacca sul referendum per l’abolizione del proporzionale. Senza Udc e FI la Lega non ha i numeri in Commissione Bilancio.

Con 14 voti sicuramente favorevoli e 14 voti sicuramente contrari, domani in Commissione Bilancio sarà Forza Italia a decidere le sorti della proposta della Lega di sottoporre a referendum popolare l’abrogazione della quota proporzionale nella legge elettorale.

Contro la proposta si è già espressa l’opposizione, che tra PD e M5S può contare su 13 voti, a cui però si aggiungerà anche il voto contrario di Marianna Scoccia: «Le ragioni le spiegherò domani in Commissione», ha spiegato la consigliera Udc al Capoluogo.it. E 14 sono anche i voti sicuri per il sì: 10 a disposizione della Lega, 3 di FdI e 1 di Azione Politica. La partita, quindi, in Bilancio la chiuderà Forza Italia, con i suoi 3 voti rappresentati dal consigliere Daniele D’Amario.

Nessun dubbio per FdI, che con il capogruppo Guerino Testa spiega al Capoluogo.it: «Voteremo a favore, c’è già un’intesa a riguardo, a livello nazionale, tra i due leader, Giorgia Meloni e Matteo Salvini, e spero tutto il centrodestra voti a favore».

E sempre a livello nazionale, la posizione di Forza Italia è stata espressa da Silvio Berlusconi: «Noi come orientamento non siamo estremamente favorevoli a trasformare la legge elettorale tutta in maggioritario perché il partito principale di ciascuna coalizione avrebbe in mano le sorti di tutta la coalizione, quindi io credo che una quota di proporzionale sia assolutamente indispensabile. Quella del referendum è un’idea recente: a noi è stato consegnato un testo solo lunedì scorso, quindi dobbiamo riunire i nostri organi che conosceranno gli approfondimenti fatti dai nostri esperti e poi Forza Italia prenderà una decisione».

Il tempo, però, è scaduto, visto che la proposta arriverà domani in commissione Bilancio, almeno in Regione Abruzzo. Oggi pomeriggio la riunione di Forza Italia dalla quale dovrebbe emergere la posizione del partito. Al momento, però, gli azzurri abruzzesi sono orientati a votare contro. Il provvedimento quindi non dovrebbe arrivare al successivo passaggio in Consiglio, convocato sempre per domani. Da verificare cosa ciò comperterà nei rapporti all’interno della maggioranza, anche se il capogruppo FdI, Guerino Testa, sembra ottimista: «Vedremo domani cosa succederà, ma non dovrebbe cambiare nulla».

Intanto oggi la Giunta regionale ha approvato diversi provvedimenti. Su proposta di Marsilio è stato conferito l’incarico al collegio difensivo composto dall’avvocato regionale Stefania Valeri e dall’avvocato Vincenzo Cerulli Irelli per proporre appello e istanza di sospensiva, al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar Lazio. Si tratta del giudizio incardinato dalla Regione Abruzzo contro la Presidenza del consiglio dei Ministri, il ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo nonché nei confronti di Snam rete gas. La Regione, in primo grado, aveva impugnato la delibera del consiglio dei Ministri con cui è stato superato il dissenso manifestato, dalla stessa Regione Abruzzo e dal Comune di Sulmona, in sede di Conferenza dei servizi ed è stata deliberata la prosecuzione del progetto per la costruzione della centrale di compressione gas di Sulmona. Alla base delle motivazioni di appello vi è il contrasto con i principi elaborati dalla giurisprudenza europea e dallo stesso Consiglio di Stato in materia. Con delibera approvata oggi si procede anche ad una valutazione dei documenti di Protezione Civile in materia di dighe, di competenza regionale, ai sensi della L.r. n. 18 del 2013. Viene costituito infatti un gruppo di lavoro che comporta il coinvolgimento di vari enti, tra cui le Prefetture, i Comuni delle città capoluogo e il Servizio emergenze della Protezione Civile.

Su proposta dell’assessore Nicola Campitelli, inolte, la Giunta ha autorizzato il trattamento di ulteriori 16mila tonnellate di rifiuti negli impianti di Aielli (Aciam) e Chieti Scalo (Deco Spa), in base ad un accordo sottoscritto tra Regione Abruzzo e Regione Lazio, dopo aver verificato la compatibilità ambientale e gestionale. Si tratta di rifiuti urbani indifferenziati prodotti da Roma capitale. I rifiuti verranno solo lavorati in Abruzzo per poi essere trasferiti in discariche extraregionali. La giunta ha introdotto anche modifiche per quanto concerne gli aspetti economici con una quota tariffaria maggiorata che porterà nelle casse abruzzesi circa 160mila euro in più. La tariffa sarà pari a 10 euro/tonnellate di cui 7.70 euro da riconoscere alla Regione e 2,30 ai comuni interessati.