Dispositivi antiabbandono, pubblicata graduatoria beneficiari

4 ottobre 2019 | 11:31
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Pronta la graduatoria relativa ai contributi comunali per l’acquisto di dispositivi antiabbandono. Ammesse 44 famiglie su 57 candidature.

Sono 44 le famiglie aquilane che riceveranno un contributo comunale, fino ad un massimo di 100 euro a nucleo, per l’acquisto dei dispositivi di sicurezza per il trasporto dei minori. La graduatoria sarà pubblicata oggi sull’albo pretorio e sul sito del Comune dell’Aquila, al termine della fase di istruttoria e di verifica svolta dagli uffici sulle 57 candidature presentate in risposta al bando, i cui termini sono scaduti lo scorso 16 luglio. I beneficiari avranno 90 giorni di tempo per procedere all’acquisito di dispostivi omologati e alla rendicontazione delle spese sostenute.

«L’Aquila – sottolinea il sindaco Pierluigi Biondi – è il primo Comune in Italia a incentivare e supportare l’acquisto dei sistemi di allarme per neonati e bambini, introdotti con la legge 117 del 2018, per scongiurare episodi di abbandono in automobile che, purtroppo, anche recentemente sono stati al centro delle cronache riportate dai media nazionali. La Giunta comunale, consapevole dell’importanza strategica della norma proposta dall’onorevole Giorgia Meloni, ha anticipato i tempi, stanziando circa 10mila euro per l’erogazione di somme a copertura del 50% dei costi per l’acquisto dei supporti salva vita per tutelare la vita dei nostri figli. Un ringraziamento, infine, all’ex assessore Monica Petrella che ha avviato l’iter di questo importante progetto che oggi arriva a compimento».

«A seguito della recente pronuncia del Consiglio di Stato sul decreto attuativo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, contenente le specifiche tecnico–costruttive di tali dispositivi, – ha aggiunto l’assessore alle Pari opportunità Maria Luisa Ianni – a breve l’utilizzo dei sistemi di allarme sarà obbligatorio per il trasporto di bambini sotto i 4 anni. La sicurezza dei figli di questa terra è una priorità per questa maggioranza».