Lettori, lo sciopero dei madrelingua inglese

4 ottobre 2019 | 09:01
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Lettori, lo sciopero dei madrelingua inglese

Il progetto Scuola Internazionale torna a far discutere. Le lezioni con i lettori non sono ancora partite. I madrelingua: “Perché lavorare gratis?”

La vicenda, emersa come un vero e proprio caso qualche settimana fa, ha visto gli insegnanti madrelingua, impegnati nelle scuole aquilane, denunciare i mancati pagamenti relativi allo scorso anno scolastico, per le lezioni prestate nell’ambito del progetto: “Eagle…’s around the World”.

Un’emergenza – quella del pagamento arretrato agli insegnanti in protesta – che, seppur tra la nebbia di un vasto polverone mediatico immediato, è sembata subito rientrare, in virtù dell’intervento dell’assessore alle Politiche Scolastiche, Francesco Cristiano Bignotti. L’assessore, infatti, ha specificato come “le somme rendiconate” fossero steta trasferite.

Non si comprende a quali ulteriori mancati pagamenti possano riferirsi le notizie apparse a mezzo stampa, considerando che il progetto afferente al successivo anno scolastico 2018/2019, non è ancora stato validato dalle autorità competenti, le quali potranno procedere soltanto ad avvenuta conclusione della valutazioni del caso per il 2017/2018“.

Ad oggi, però, il Progetto di Scuola Internazionale resta fermo. Le lezioni con i madrelingua inglese non sono partite.

Lettori in sciopero, le proteste

Nonostante i chiarimenti forniti da Bignotti, giungono alla redazione del Capoluogo numerose segnalazioni da parte dei lettori, insegnanti madrelingua. “In questi giorni ci stanno contattando dalle scuole. Ci viene chiesto di occuparci delle lezioni nell’ambito del progetto Scuola Internazionale, finalizzato ad attivare un percorso didattico di insegnamento bilingue, italiano e inglese, per l’appunto. Ma perché dovremmo, se ci sono gli arretrati per i quali non abbiamo ancora visto un euro?”, protestano.

Diverse le scuole interessate, dal Liceo Classico e Scientifico del Cotugno, alla scuola Dante Alighieri, dalla scuola Mazzini alla De Amicis. “Molti genitori – ci spiegano gli insegnanti – iscrivono i propri figli in un determinato Istituto Scolastico, proprio per permettere loro di studiare l’ingese con un insegnante madrelingua. Ad anno cominciato, però, il progetto non è partito. Almeno non con noi che ce ne occupiamo da sei anni“.

“Il nostro è un lavoro e in quanto tale va retribuito. Lo scorso anno abbiamo svolto il nostro dovere in maniera irreprensibile, finendo, a questo punto, per pagare con le nostre tasche alcune spese per il materiale didattico. Lo abbiamo fatto perché amiamo insegnare e amiamo i nostri alunni, ma non è giusto continuare così. I pagamenti sono sempre arrivati in ritardo, ma mai come quest’anno”.

Una presa di posizione forte e decisa, con i lettori che fanno fronte comune e i genitori che si chiedono che fine farà il progetto di Scuola Internazionale e, quindi, l’insegnamento ai propri figli della lingua inglese da parte di maestri madrelingua.