Vincenzo Nibali a L’Aquila per sottoporsi alla cura del dolore

5 ottobre 2019 | 13:01
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Vincenzo Nibali a L’Aquila per sottoporsi alla cura del dolore

Il 20 settembre scorso in un clima di grande riserbo, è arrivato in ambulatorio, si è sottoposto al trattamento e poi è ripartito.

Il 20 settembre scorso in un clima di grande riserbo, è arrivato in ambulatorio, si è sottoposto al trattamento e poi è ripartito.

Era accompagnato dal dr. Emilio Magni che lo ha indirizzato al capoluogo regionale in virtù delle metodiche innovative del centro diretto dal dr. Pierfrancesco Fusco.

Dopo poche ore dal trattamento, Nibali ha riscontrato subito gli effetti positivi: tornerà per proseguire il ciclo di sedute.

L’AQUILA – Vincenzo Nibali, punta di diamante del ciclismo italiano, ha scelto l’ospedale di L’Aquila per sottoporsi alle cure del dolore necessarie per trattare quegli infortuni che inevitabilmente accompagnano l’attività agonistica, soprattutto ai più alti livelli. Il campione di ciclismo ha optato per L’Aquila perché l’ambulatorio procedurale della terapia del dolore del San Salvatore è uno dei pochi centri a disporre di tecniche
innovative che non prevedono l’utilizzo dei farmaci.

Un aspetto cruciale per chi, come Nibali, svolge una professione agonistica ai massimi livelli che vieta, alla luce della normativa attuale, l’assunzione a scopi terapeutici di sostanze che possano rientrare nel lotto di quelle considerate dopanti. E così ‘lo squalo’, come è soprannominato, uno dei pochissimi ciclisti ad aver vinto Vuelta (giro di Spagna), Tour de France e giro d’Italia, ha deciso di affidarsi alle nuove metodiche con guida ecografica praticate dal
dr. Pierfrancesco Fusco, direttore dell’ambulatorio di terapia del dolore dell’ospedale San Salvatore che fa capo al servizio di anestesia e rianimazione e cure palliative, diretto dal prof. Franco Marinangeli.

Nell’ambulatorio del dr. Fusco da anni si organizzano corsi su tecniche innovative di anestesia loco-regionale e terapia del dolore a cui partecipano specialisti provenienti da varie regioni d’Italia. Per il trattamento del dolore muscoloscheletrico viene utilizzato un approccio innovativo: si tratta del ‘dry needling ecoguidato’ con il quale il dr. Fusco, senza fare uso di farmaci, interviene con aghi sottilissimi direttamente sui muscoli e sulle fasce. Una procedura che tutela l’atleta, a cui è vietato assumere sostanze a rischio doping (in cui rientrano molti antinfiammatori e cortisonici) e ne accelera il recupero fisico. Nibali è arrivato all’Aquila il 20 settembre scorso, attorno alle 9.30, accompagnato dal dr. Emilio Magni, medico della squadra Bahrain-Neri. Magni, personaggio molto noto alle cronache sportive del ciclismo, che di recente aveva avuto modo di verificare le tecniche innovative adottate all’Aquila sulle problematiche del dolore, ha consigliato a Nibali di rivolgersi all’ambulatorio del San
Salvatore.

Il numero uno del ciclismo italiano, prima di sottoporsi al trattamento, si è trattenuto con molta cordialità a parlare con i medici e, in un clima di massimo riserbo e discrezione, si è concesso un caffè all’esterno dell’ospedale. Subito dopo, al rientro in ambulatorio, si è sottoposto al trattamento antalgico, durato una quindicina di minuti.
Nibali, dopo una foto ricordo con i medici dell’ambulatorio, ha lasciato L’Aquila e poche ore dopo è salito in sella alla sua bici per saggiare i primi effetti delle cure aquilane. Il test, come riferito dallo stesso Nibali agli specialisti aquilani tramite il dr. Magni, ha avuto un immediato riscontro positivo. Il celebre corridore, secondo il programma impostato con i medici del San Salvatore, tornerà all’Aquila per proseguire il ciclo di trattamento.

“Per noi e per il nostro ospedale”, dichiara il dr. Fusco, “è stato un onore accogliere e curare un atleta di questa caratura che ha mostrato grande umiltà e disponibilità”.

Il commento del sindaco Biondi

“Il nostro ospedale si conferma un’eccellenza nel panorama sanitario italiano, in grado di offrire cure di altissimo livello. La scelta fatta da Nibali premia un percorso virtuoso grazie al quale gli specialisti del settore sono riusciti a mettere a punto un protocollo medico che esclude il ricorso a medicinali. Mi congratulo con il dottor Pierfrancesco Fusco, direttore dell’ambulatorio di terapia del dolore dell’ospedale, e con tutta la sua équipe per l’eccellente lavoro che quotidianamente svolgono a servizio della nostra comunità”.