Sulmona, viaggio storico dalla Regia Tesoreria alla Provincia

Il fascino del palazzo dell’ex Regia Tesoreria a Sulmona. Cenni storici e suggestioni.
L’Archivio di Stato è un luogo ove trovare notizie di prima mano, fonti non reperibili su internet e curiosità su alcuni edifici, davanti ai quali siamo magari passati davanti e non avevamo la benché minima idea dell’importanza che ha avuto in passato.
Prendiamo ad esempio quello che viene chiamato a Sulmona come Palazzo della Provincia. In esso effettivamente oggi sono presenti, ai piani superiori, degli uffici distaccati dell’Ente, che comunque ha acquisito la proprietà già nella seconda metà dell’Ottocento.
Ma andiamo per ordine. Notizie certe sulla costruzione dello stabile, sito in via Mazara di fronte a Palazzo San Francesco (Sede del Comune), non se ne hanno.
Ma è assodato che esso divenne sede della Regia Tesoreria sotto il Regno Angioino (XIII secolo).

Non si può essere certi che prima vi sia stata la sede del Giustizierato, come sancito dagli Svevi.
Tale sede della Regia Tesoreria comunque confermava il benessere e l’importanza della città peligna nel Medioevo, quando era sede di una delle Fiere del Regno, era al centro di un crocevia di strade che la portava da una costa all’altra, e da Perugia a Napoli (L’Aquila nasce per volere di Corrado IV di Svevia nel 1254 e non ancora aveva l’importanza odierna).
Nei documenti si comprende come a Sulmona pervenisse tutto l’introito delle tasse, che veniva registrato, messo in botti e una volta sui carri, scortato da soldati fino a Napoli, capitale del Regno.
Tale funzione cessò nella prima metà del Seicento, quando venne rilevata dalla famiglia Mazara e poi alla famiglia Corvi, entrambe appartenenti al patriziato locale. Nel 1820 passò alla famiglia di Pescocostanzo dei Ricciardelli, ma con l’Unità d’Italia, venne acquistata dalla Provincia, nuovo distretto amministrativo del neonato Stato Italiano.
Dopo aver assolto le funzioni di tribunale, esso divenne la sede dell’Arma dei Carabinieri dal 1885, e tale dovette rimanere per circa un secolo, quando il Comando dell’Arma ebbe la nuova sede in via Sallustio.
Il palazzo conserva ancora il suo fascino medievale, anche se come tanti altri i terremoti del 1456 e del 1706 ne hanno
costretto un rifacimento con stili del tempo. Entrando nel cortile interno si vede un affresco ancora conservato, che ritrae una battaglia del Re di Aragona che espugna una rocca: si dice che possa trattarsi della città de L’Aquila, fedele agli Angioini.