Auto incendiata Capitignano, il fuoco cancella anche le prove

15 ottobre 2019 | 12:48
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Auto incendiata Capitignano, il fuoco cancella anche le prove

L’auto del parroco di Capitignano non parla: il fuoco ha cancellato le tracce. Si cerca un uomo con la maglia bianca.

L’incendio che secondo il parroco di Capitignano, don Ever Jairo Moya Curtas avrebbe una matrice casuale, dovuta a un corto circuito, ha reso impossibili e difficili i lavori per repertare tracce utili.

Ieri è stata visionata anche la telecamera di videosorveglianza fuori la casa del parroco che avrebbe ripreso l’incendio: probabilmente dalle immagini sarà possibile scoprire se qualcuno ha compiuto il gesto.

Si parla di un uomo, con una maglia bianca, avvistato in quelle ore, ma per ora c’è ancora il massimo riserbo e nessun riscontro effettivo.

Don Ever è convinto della natura causale; ha affermato lui stesso, al Capoluogo.it, “di essere benvoluto da tutti a Capitignano, non ho nemici. Tutto il resto sono chiacchiere e cattiverie”.

Questo perchè, dopo l’incendio, tante le voci che si sono susseguite nel piccolo paese dell’Alto Aterno e che hanno indicato il parroco come un uomo molto benestante con proprietà frutto di donazioni: Si è parlato anche dell’auto andata a fuoco; in molti hanno affermato che anche la vettura fosse un dono.

Tutte accuse rispedite al mittente, don Curtas ha chiarito che, “della macchina stavo pagando le rate e per quanto riguarda la casa dove vivo, corrispondo di proprietari un regolare canone di locazione”.