Consorzi di bonifica, Imprudente: “Pepe smemorato”

16 ottobre 2019 | 19:28
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Consorzi di bonifica, Imprudente: “Pepe smemorato”

Consorzi di Bonifica, Emanuele Imprudente: “Dalla riforma risparmi consistenti, l’ex assessore Pepe è smemorato”.

“Tra gli altri aspetti positivi, la riforma dei Consorzi di Bonifica produrrà un risparmio annuo sui costi delle governance di almeno 170 mila euro, passando dagli attuali 420 a circa 240 e dando ovviamente la facoltà alle singole realtà di abbassarli ulteriormente”. Lo dice il Vicepresidente della giunta regionale, Emanuele Imprudente, a proposito della riforma del comparto, da lui promossa, che sta per approdare in discussione. Nei giorni scorsi, insieme al Direttore del Dipartimento Elena Sico, Imprudente ha firmato una nota, indirizzata ai Consorzi, con cui invita, nelle more dell’approvazione della legge, a limitarsi all’ordinaria amministrazione e a revocare le procedure elettorali, dove indette.

Il Vicepresidente replica anche alle critiche mosse dall’attuale consigliere del Pd, Dino Pepe: “Sembra smemorato e anche in grado di non comprendere. L’ex assessore all’Agricoltura – dice Imprudente – ha completamento dimenticato di aver costituito, all’interno del Dipartimento Agricoltura, un gruppo di lavoro proprio per modificare la legge sui Consorzi, che non ha mai visto la luce. Il suo progetto, dal quale siamo partiti, era uno scarno documento, una proposta di intenti, non una vera e propria riforma, a parte l’accentramento delle funzioni a livello regionale che abbiamo condiviso, ma ampliandolo notevolmente. Modernizzare la governance dei Consorzi non è solo cambiare la denominazione degli organi, ma è assolutamente necessario per dare anche un senso di efficienza e modernità a questi importanti enti. Con la proposta, che inizia il suo iter partendo dalle Commissioni, cambiano i paradigmi della gestione. Si introduce la separazione delle funzioni tra gli organi di indirizzo e la struttura esecutiva di gestione, si avvia la transizione dalla contabilità finanziaria a quella economica e patrimoniale e si introduce il controllo di gestione in modo da responsabilizzare gli amministratori e la struttura manageriale orientandoli al raggiungimento degli obbiettivi. E’ previsto un ampliamento delle competenze per consentire ai Consorzi di svolgere il prezioso compito di intervenire in caso di calamità naturali per ripristinare immediatamente i danni alle infrastrutture civili e per intervenire per opere di difesa idraulica e regimazione dei corsi d’acqua, funzioni su cui ora i consorzi non hanno competenza. In sostanza è contemplata la possibilità di agire al fianco della Protezione civile. E’ prevista una innovativa funzione come quella di rendere fruibili a scopi culturali e turistici le numerosissime infrastrutture di bonifica per le visite d’interesse storico, archeologico, monumentale, culturale, paesaggistico e ambientale al fine di una valorizzazione compiuta del territorio abruzzese. Gli interventi sulla governance – conclude Imprudente – sono significativi, avendo introdotto per legge la sfiducia costruttiva, il tempo determinato per le assunzioni dei dirigenti, l’obbligo stringente sulla trasparenza, imparzialità e buona amministrazione. I revisori dei conti passano da 3 ad 1, il consiglio da 12 a 10 componenti e il comitato amministrativo da 5 a 3. L’intervento normativo interviene anche sui costi della governance; i colleghi della minoranza non hanno letto con attenzione il nostro testo di legge. Razionalizzeremo, ridurremo e renderemo trasparenti i costi degli organi introducendo parametri oggettivi ed uguali per tutti i consorzi applicando le regole stabilite dalla Conferenza Stato-Regioni e parametri certi e misurabili. A tale proposito Pepe dovrebbe spiegare come mai non si sia accorto che nonostante riferimenti normativi teoricamente uguali due commissari di Consorzi di bonifica, nominati durante il suo mandato, pur partendo dallo stesso parametro percepiscono emolumenti nettamente diversi”.

Consorzi di bonifica, Pepe: “La Giunta prenota le poltrone”.

“L’assessore Emanuele Imprudente – è l’attacco del consigliere Dino Pepeblocca tutte le attività dei Consorzi di bonifica regionali con un progetto di legge approvato solo in giunta che deve ancora essere discusso prima in  commissione e poi dal Consiglio regionale. Ma la cosa più grave è che Imprudente con una lettera inviata il giorno 11/10/19 a tutti i Consorzi di bonifica abruzzesi li ammonisce dall’adottare qualsiasi provvedimento che esuli dall’ordinaria amministrazione ad esclusione degli atti urgenti e indifferibili, fino a spingersi a chiedere agli stessi la revoca delle elezioni nel caso fossero state indette. Precisiamo che le elezioni sono state già indette a Teramo ed Avezzano. Addirittura Imprudente nella nota specifica: ‘…stante la prevedibile celere approvazione progetto di legge…’. L’assessore all’Agricoltura è divenuto addirittura preveggente, assicura la celere approvazione, infischiandosi delle audizioni, delle discussioni in commissione ed in aula! Una cosa mai vista – aggiunge Pepe – Imprudente pretende di ‘prenotare’ le nuove poltrone dei 5 commissari nonostante abbia in mano solo un progetto di legge e non una legge, una invasione di campo senza precedenti, suffragato da nessun atto legislativo approvato dall’Assemblea legislativa regionale. In pratica, secondo la giunta regionale, basta depositare un testo di legge (che deve poi essere assegnato alle commissioni consiliari, le quali potrebbero emendarlo e modificarlo, prima della sua approvazione in Aula) per bloccare e paralizzare le attività di Enti che impattano su migliaia di cittadini. Nel merito del provvedimento adottato dalla giunta si prevedono tra l’altro aumenti di stipendio degli organi di amministrazione dei Consorzi e l’aumento dei membri che li compongono. Si commissariano i consorzi prima di approvare le leggi, legge che potrebbe anche non essere mai approvata in teoria dal Consiglio regionale. Siamo quindi di fronte ad una Giunta energica e veloce solo quando si tratta di spartirsi le poltrone, un governo regionale che dimostra di esistere solo per aumentare gli stipendi dei direttori delle Asl, per dare incarichi a familiari, per ripristinare i rimborsi di viaggio degli assessori regionali”.