Sblocco riqualificazione di via XX Settembre, ecco la ricetta della Giunta

Case Anas e Ater di via XX Settembre, approvata la delibera per sbloccare le opere di riqualificazione. Ecco la ricetta dell’amministrazione comunale.
(Foto del 2014 “Mostra Fotografica Lavori in Corso” di Daniele Di Benedetto)
Come anticipato dal Capoluogo.it, nell’ultima riunione di Giunta comunale che si è tenuta lunedì, è stata approvata la delibera 439 relativa al Progetto unitario denominato “Via XX Settembre, Ambito B – Aree ‘a breve’ zona 5 Banca d’Italia – Belvedere”, in attuazione del Piano di ricostruzione con la modifica parziale dell’accordo di programma siglato il 25 febbraio 2015, tra il Comune, la Provincia e della convezione con i soggetti attuatori. L’amministrazione comunale si farà carico delle opere di urbanizzazione della piazza.
Come riportato nella delibera proposta dall’assessore Daniele Ferella, l’accordo del 2015 “prevedeva quali oneri in capo agli attuatori (condominio “Castiglione”, condominio “via Fonte Preturo”, Azienda Territoriale Edilizia Residenziale ed Anas S.p.A.) la demolizione e la ricostruzione dei quattro edifici insistenti sull’area di circa 9000 mq confinata da via XX Settembre, via Castiglione, via Fonte Preturo e proprietà della Banca d’ Italia, secondo specifiche indicazioni plani volumetriche, nonché la cessione all’Amministrazione Comunale di un’area (appartenente in quote differenti ai quattro attuatori) da destinare a verde e piazza pubblica attrezzata, da urbanizzare a cura e spese dei medesimi proponenti“. L’accordo però è rimasto bloccato a seguito del “sopraggiungere di alcune questioni fiscali emerse in fase avanzata del progetto” e del “mutamento delle condizioni del mercato immobiliare rispetto all’epoca della presentazione della proposta”, che di fatto “provocherebbero il mancato raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario del progetto, con un conseguente squilibrio tra i costi previsti e i benefici attesi, tale da renderlo insostenibile per gli stessi, che si vedrebbero così costretti alla rinuncia delle attività di cui all’Accordo”.
Da qui la proposta approvata in Giunta per sbloccare la situazione di stallo: “L’Amministrazione Comunale ha preso atto delle nuove condizioni del contesto di intervento e, al fine garantire il perseguimento dell’interesse pubblico atteso dall’accordo, si è indotta a valutare l’esecuzione, a propria cura e spese, delle opere di urbanizzazione necessarie alla realizzazione della piazza, fermi restando i rimanenti oneri in capo agli attuatori, quali principalmente: l’invarianza dell’impianto planimetrico complessivo, la cessione a titolo gratuito al Comune delle aree di insistenza della piazza progettata, l’accorpamento delle proprietà Ater in un unico stabile e la realizzazione delle superfici commerciali che completeranno il nuovo spazio pubblico”.
Nella stessa delibera vengono anche evidenziati “gli aspetti pienamente positivi correlati alla realizzazione di uno spazio pubblico di qualità che corrisponde allo standard di quartiere già previsto dal PRG e mai attuato, al diradamento insediativo, la dotazione di esercizi di vicinato in un quartiere esclusivamente residenziale (i primi servizi pubblici sono nel centro storico o in zona Pile), l’arretramento del fronte su via XX Settembre con spazi di sosta (anche autobus) e miglioramento dell’imbocco di Via Castiglione, l’accorpamento delle proprietà ATER, la riqualificazione edilizia e l’integrazione delle soluzioni architettoniche, la realizzazione di parcheggi pertinenziali, il collegamento pedonale con il soprastante quartiere Banca d’Italia, l’incremento di valore delle nuove abitazioni di proprietà comunale che troveranno collocazione nei nuovi edifici condominiali”.
Da qui la deliberazione relativa alla “modifica dell’assetto economico annesso al succitato Accordo di Programma nei sensi indicati in motivazione, con la conseguente necessità, in tempi che saranno determinati secondo la discrezionalità dell’ Amministrazione Comunale ed in relazione ad oneri economici da valutare secondo le disponibilità dell’Ente, di inserire la realizzanda parte pubblica dell’intervento nella programmazione delle opere pubbliche”. Il tutto, considerato anche che “sussistono i presupposti affinché si possa attingere alle risorse per la realizzazione della piazza pubblica da fondi CIPE (Delibera CIPE n. 135 del 21.12.2012 “Lista interventi edilizia pubblica Comune di L’Aquila”)”.