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Torrione, riqualificazione più vicina

L'annunciato progetto di riqualificazione del Torrione ha, finalmente, una tempistica: fine 2019 - inizio 2020.

L’annunciato progetto di riqualificazione del Torrione ha, finalmente, una tempistica: fine 2019 – inizio 2020.

Il progetto che riguarda il Torrione, in capo alla Fondazione Carispaq, fu presentato nel giugno scorso dall’allora presidente Marco Fanfani al quale è subentrato Domenico Taglieri.

In questi giorni si sta procedendo alla selezione del’impresa che si aggiudicherà i lavori: la palla successivamente passerà al Comune che dovrà verificarne i requisiti, prima dell’apertura del cantiere.

Torrione, come sarà

La riqualificazione coinvolgerà non solo il manufatto che dà il nome al quartiere aquilano appena fuori le mura ma anche allo spazio esterno.

In occasione della presentazione dell’accordo, fu l’architetto Fabio Andreassi a spiegare cosa rappresentasse quella torre:

“Nella sua parte emergente non era altro che un piccolo punto del sistema acquedottistico che conduceva l’acqua su, in collina. È l’ultimo rimasto. Per questo ha un valore storico, architettonico ma anche testimoniale rilevante».

Il sisma ha causato il crollo di parte della sommità del Torrione, già debole di per sé in virtù della sua conformazione. Da allora l’area è nel degrado: la situazione fu denunciata da Jemo Nnanzi con un particolare flash mob

torrione jemo nnanzi

Nei lavori che saranno effettuati sarà recuperato, per quanto possibile, il materiale presente a terra, che sarà poi selezionato e riutilizzato per l’opera di manutenzione e consolidamento. “Alcuni pezzi sono già stati recuperati dalla Soprintendenza qualche anno fa”.

L’area esterna diventerà una sorta di sito archeologico, con totem informativi, illuminazione a led e panchine.

“Saranno tolte le preesistenze considerate incongrue rispetto all’età storica del manufatto, quali, ad esempio, la panchina e il lampione, entrambi risalenti agli anni ’60. Abbiamo ridisegnato lo spazio aperto, focalizzando l’attenzione sul Torrione. Saranno utilizzati materiali naturali, come la pietra, e saranno realizzate panchine molto basse, con un sistema a led di illuminazione – che crea una luce diffusa – che servirà anche come segnapasso di notte. Sarà, inoltre, ampliata la fascia di rispetto del monumento, con lievi modifiche che andranno a ridisegnare la sezione stradale, mantenendo l’attuale conformazione dell’uso, ma ampliando il percorso pedonale e l’area di rispetto del Torrione».

Torrione, l’intervento di squadra di Fondazione Carispaq, Comune, Soprintendenza, Ance

I lavori per la riqualificazione del Torrione sono finanziati dalla Fondazione Carispaq, con uno stanziamento di 170 mila euro. Nel giugno scorso la firma del protocollo d’intesa con le firme di Pierluigi Biondi, dell’allora presidente della Fondazione, Marco Fanfani e del presidente Ance L’Aquila, Adolfo Cicchetti. 

“L’Ance si occuperà della progettazione, direzione lavori e della sicurezza del cantiere” ha spiegato a Il Messaggero il presidente Taglieri “Il tutto con la supervisione della Soprintendenza, mentre sarà propedeutico al cantiere stesso l’intervento di scavo ed indagine archeologica che si effettuerà con il coordinamento scientifico del professor Redi”.

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