Tasse universitarie, figli dei dipendenti regionali pagano meno

19 ottobre 2019 | 09:54
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Tasse universitarie, figli dei dipendenti regionali pagano meno

Tasse universitarie a prezzi vantaggiosi per i dipendenti regionali abruzzesi.

Verrebbe da pensare che “anche per studiare devi essere raccomandato”, in realtà si tratta di una convenzione tra Regione e l’Università di Teramo, spinta da nobili intenti.

Solitamente, le convenzioni per la scontistica delle tasse universitarie si stipulano tra l’Ente e categorie “svantaggiate”: studenti con redditi bassi, nuclei monogenitoriali, studenti con difficoltà.

Viene da pensare che un dipendente regionale o un suo congiunto abbia già una certa agiatezza, data dalla presenza di un reddito importante e sicuro.

Una scelta, che ha fatto storcere il naso a qualcuno e i commenti, specie sui social, la nuova piazza del 2.0, non sono mancati.

C’è da sottolineare che, a seguito dei cambiamenti riguardanti i parametri Isee, varati con il governo Renzi, tanti studenti senza reddito hanno avuto difficoltà a proseguire gli studi universitari.

Questo perchè, con il nuovo Isee quando il reddito risulta troppo basso non viene accettato; così, anche se indipendenti dal nucleo familiare, se il reddito risulta troppo basso, si viene inglobati ai redditi dei propri genitori e costretti a pagare la fascia più alta.

Un esempio pratico, anzi una “little true story” per essere al passo con i tempi: uno studente disoccupato aquilano iscritto all’Università degli Studi di Camerino si era rivolto alla sua facoltà per avere uno sconto sulle tasse.

Considerato secondo il suo Isee “troppo povero” per essere indipendente nonostante non avesse la residenza in famiglia dal 2007, è stato “attaccato” al nucleo dei genitori, pensionati e con un mutuo da pagare, considerati comunque “ricchi” per la presenza delle pensioni.

Morale della favola: lo studente ha pagato fino al 2016, anni di sospensione delle tasse a Camerino per via del terremoto di ottobre 2016 la fascia più alta, corrispondente a circa 800 euro l’anno, con l’unico vantaggio della rateizzazione a circa 280 euro bimestrali.

Tasse universitarie: sconti ai dipendenti regionali

Tasse universitarie con una speciale scontistica per i dipendenti regionali, “per favorire la formazione del personale regionale attraverso l’iscrizione ai corsi di laurea attivi con agevolazioni di carattere economico”.

La firma c’è già stata, da parte del presidente Marco Marsilio e di Dino Matrocola, rettore dell’Università degli Studi di Teramo. Il referente del progetto per l’Università è il professor Salvatore Cimini, e per la Regione Abruzzo, Roberto Rassu.

La convenzione avrà durata di 5 anni.

L’Università di Teramo con questa partnership s’impegna a concedere una riduzione del 30 percento del contributo annuale delle tasse, a condizione che per gli anni successivi al primo lo studente consegua almeno 36 crediti formativi se a tempo pieno e, 18 nel caso di studente a tempo parziale.

E comunque, non deve essere fuori corso.

Possono usufruirne i dipendenti della Regione in servizio e in quiescenza, i coniugi e conviventi nonché i *figli dei dipendenti regionali in servizio o in quiescenza.

Tasse universitarie: questa l’iniquità sociale che ha fatto molto scalpore.

L’obiettivo prefissato dalla Regione Abruzzo con questa convenzione è quello di, “garantire una crescita professionale del lavoratore, della capacità innovativa e di iniziativa nell’ambito della pubblica amministrazione“.

Tasse universitarie: accordo tra anche tra Univaq e Guardia di Finanza

La convenzione tra Università di Teramo e Regione Abruzzo è solo l’ultima in ordine cronologico. Tempo di “saldi” anche all’università degli Studi dell’Aquila.

Una speciale scontistica sulle tasse è stata stipulata quest’estate con l’ex rettrice Paola Inverardi,  di concerto con il nuovo rettore Edoardo Alesse: questa volta ad usufruirne altri dipendenti “statali”: le Fiamme Gialle.

La convenzione e la scontistica “speciale” sono state siglate con la firma della ex rettrice e Gianluigi D’Alfonso, Comandante regionale della Guardia di Finanza.

Anche qua si tratta del 30 percento sull’iscrizione a tutti i corsi dell’ateneo a tutto il personale, compreso quello in pensione, e ai familiari.

La facilitazione riguarda la prosecuzione del corso di studi magistrali per gli allievi che hanno acquisito la laurea in operatore giuridico d’impresa.