Elezioni provinciali, tutti felici e contenti

22 ottobre 2019 | 12:48
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Elezioni provinciali, tutti felici e contenti

Centrodestra vince, il centrosinistra limita i danni, un seggio per i civici. Per le elezioni provinciali si ripete il copione delle regionali.

Soddisfazione generale all’indomani della diffusione dei risultati delle elezioni provinciali che hanno visto prevalere il centrodestra che con 43244 voti ponderati ha eletto 5 consiglieri, contro i 4 del centrosinistra (con 29520 voti) e l’unico dei civici di “Provincia Insieme” (8588 voti). Per il centrodestra, infatti, si conferma il trend positivo dopo le elezioni regionali, grazie anche ai voti del Comune dell’Aquila, che ha “pesato” per 800 voti ponderati per consigliere. Un peso specifico che è riuscito a disinnescare il voto dei piccoli comuni a guida centrosinistra.

Elezioni provinciali, il centrodestra.

“In qualità di commissario provinciale di Fratelli d’Italia – ha sottolineato il sindaco Pierluigi Biondi per l’occasione – esprimo soddisfazione per l’esito delle elezioni provinciali: il consigliere uscente di Fratelli d’Italia, Vincenzo Calvisi, è risultato il più votato in assoluto tra i candidati in lizza. A questo importante risultato si aggiunge il terzo posto incassato da Gianluca Alfonsi, che proprio oggi ha annunciato di voler aderire al partito“. In realtà, nonostante il comunicato stampa inviato al termine dello spoglio, Alfonsi era di fatto già candidato in quota FdI e votato dalla stessa parte politica. Lo conferma il coordinatore regionale di Forza Italia, il senatore Nazario Pagano che al microfono del Capoluogo.it conferma: “Alfonsi è passato a Fratelli d’Italia già prima che si candidasse, tant’è che all’interno della lista è stato inserito da FdI, non da noi“. D’altra parte, quello di Alfonsi – “nato” in Alleanza nazionale – è sostanzialmente un “ritorno a casa”, tant’è che lo stesso consigliere regionale Mario Quaglieri ha sottolineato: “Aver contribuito alla rielezione di Gianluca Alfonsi in consiglio provinciale mi riempie di grande soddisfazione, non soltanto perché Gianluca nella sua azione amministrativa si è sempre dimostrato, con la concretezza che lo contraddistingue, molto vicino alla comunità di Trasacco, ma perché con la sua presenza in Provincia dell’Aquila l’intera Marsica continuerà ad avere un rappresentate esperto e operoso”. Insomma, non proprio un’adesione inaspettata. Forza Italia puntava invece sul consigliere del Comune dell’Aquila, Berardino Morelli: “Puntiamo su coloro i quali dimostrano di credere nel partito. Morelli, che è in politica da poco tempo, rappresenta quindi un investimento in cui riponiamo molte speranze. Ci fa piacere che sia stato eletto, fermo restando il giudizio negativo sul sistema elettorale di secondo livello in provincia, che prevede che gli eletti vengono votati da altri eletti, un sistema che doveva essere provvisorio per la riforma fallimentare Delrio, e che incomprensibilmente prevede l’elezione del presidente ogni 4 anni e del consiglio ogni 2. Un sistema elettorale da modificare per ridare all’ente competenze ed elezioni di primo livello”.

Grande soddisfazione arriva inoltre dal vicepresidente regionale Roberto Santangelo e Mimmo Srour, coordinatore regionale di ‘Idea-Cambiamo’ in Abruzzo, che hanno appoggiato Luca Rocci, secondo degli eletti al consiglio provinciale dell’Aquila: “Un risultato straordinario, che dimostra la validità del progetto federativo messo in campo e ci sprona ancor di più a lavorare per il futuro. Il dato è ancor più significativo, se si considera che è frutto del consenso di ben 89 amministratori, a testimonianza del radicamento sul territorio. Ciò attesta la serietà del lavoro svolto e la crescita di un’area liberal-conservatrice, rappresentata dalla nostra federazione, che è stata determinante per la vittoria del centrodestra in queste elezioni provinciali e darà forza alla coalizione in tutte le prossime competizioni elettorali, nelle quali saremo presenti con il nostro contributo di idee e rappresentanza”. Tanti auguri di buon lavoro a Rocci anche dal leader di Idea, il senatore Gaetano Quaglieriello.

La Lega Abruzzo, invece, pur eleggendo un solo rappresentante, con Francesco De Santis può sfoggiare il consigliere provinciale più giovane: “Inizia una nuova avventura fatta di territorio, occhiaie e servizio con tanti tanti chilometri da fare comune per comune insieme agli amministratori che hanno scelto di sostenerci”. A lui, i complimenti del coordinatore regionale Luigi D’Eramo.

Elezioni provinciali, il centrosinistra.

Tutto considerato, positivo anche il risultato del centrosinistra, che elegge 4 consiglieri, nonostante qualche fibrillazione nel calcolo dei resti, prima dell’uscita del risultato ufficiale. Il centrosinistra, infatti, rischiava di eleggere solo 3 consiglieri, ma alla fine i dati ufficiali hanno fatto tirare un sospiro di sollievo ai candidati. A contribuire al risultato, la scelta di “apertura” verso il territorio, con una formazione “depoliticizzata”. I voti del PD, il partito più rappresentativo della coalizione, sono infatti andati a rappresentanti di centrosinistra non diretta espressione di partito, ma di quell’ampia area pensata e realizzata da Giovanni Legnini per la corsa alle regionali. I più votati, infatti, Paolo Romano e Fabio Camilli, de Il Passo Possibile. Insomma, la strategia di apertura del PD, dopo aver limitato i danni alle regionali, si dimostra efficace anche nelle elezioni di secondo livello, fermo restando che – in valore assoluto – il centrosinistra ha ancora molto da recuperare in termini di consenso nei confronti dei diretti avversari.

Elezioni provinciali, i civici.

Provincia Insieme, ispirata dall’ex assessore regionale Andrea Gerosolimo e dalla consigliera regionale Marianna Scoccia, riesce ad eleggere Andrea Ramunno e conferma l’appoggio al presidente Caruso, ricalcando quanto successo – anche se con meno problemi – a livello regionale.

Elezioni provinciali, il M5S.

Non pervenuto il M5S che, come da copione, non partecipa alle elezioni provinciali, in polemica con la riforma Delrio. Come recita l’organo ufficiale, infatti, “il MoVimento 5 stelle ha sempre lottato per affermare il principio che siano sempre i cittadini ad eleggere i propri organi legislativi e amministrativi e si è sempre caratterizzato per essere “altro” rispetto ai partiti tradizionali rifiutando accordi e compromessi, candidature in cambio di voti, portando avanti con coerenza il programma elettorale per il quale gli elettori lo hanno votato”. Molto è cambiato nel modo di fare politica del M5S, ma l’astensione dalle elezioni provinciali sembra resistere anche ai più recenti cambiamenti.