Dillo al capoluogo

Tornimparte, l’odissea quotidiana con lo scuolabus

Un'odissea vede come protagonisti a Tornimparte tanti piccoli "Ulisse" che ogni giorno imoiegano 50 minuti per raggiungere la scuola.

Una vera e propria “Odissea” costringe tanti piccoli Ulisse ogni giorno a viaggi di circa 50 minuti per andare a scuola a Tornimparte.

La segnalazione arriva tramite la rubrica “Dillo al Capoluogo”.

Protagonisti due piccoli “Ulisse” così li ha definiti la mamma che ha segnalato la situazione quotidiana per andare e tornare da scuola dalle frazioni intorno Tornimparte.

“3,5 km è la distanza dalla scuola e 50 minuti il tempo impiegato dai piccoli Ulisse residenti nelle frazioni di Colle Marino , Forcelle e Rocca S.Stefano per percorrerla sullo scuolabus per recarsi e tornare da scuola”, spiega la mamma.

“Numeri e distanze celano un misterioso arcano – continua la segnalazione – dato che per alcuni studenti, che invece risiedono in frazioni più lontane dalla scuola, il tempo di percorrenza è più corto. Il dato di fatto è che , al mattino, il pulmino che passa nelle frazioni di Rocca Santo Stefano, Forcelle e Colle Marino non trasporta nessuno studente, con dispendio di risorse pubbliche e buona pace dei contribuenti , perché i genitori preferiscono accompagnare autonomamente i figli a scuola altrimenti costretti a inutili levatacce all’alba”.

Al ritorno da scuola per questa mamma cominciano i problemi, perchè, secondo quanto riferito, le strade sono sprovviste di un’adeguata illuminazione.

“Ho rappresentato più volte agli amministratori comunali il disagio dei nostri bambini e ho suggerito anche una soluzione, senza ottenere alcun provvedimento”, chiarisce.

“Il caso è singolare soprattutto alla luce della delibera di giunta del Comune di Tornimparte numero 33\2017, c.d. ‘Scuola in comune‘, che istituisce il servizio Amico scuolabus per facilitare l’integrazione degli studenti nel tessuto sociale cittadino e di accrescere nei bambini il senso di appartenenza al territorio”, continua.

“Onestamente credo che la gestione della natura territoriale delle frazioni di confine del comune di Tornimparte sia talmente matrigna da indurre la attuale amministrazione comunale a disconoscerne la paternità, a scapito delle persone che ci vivono e nelle quali diminuisce sempre di più il senso di appartenenza al territorio che invece, a parole, si vorrebbe accrescere”, conclude.

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