Movida molesta in centro, residenti esasperati

Movida molesta in centro storico: i residenti esasperati da schiamazzi fino a notte fonda, urli e maleducazione, con l’enorme problema dell’abuso di alcolici da parte di giovanissimi.
La movida diverte e dà comunque l’idea di un posto vivo e vitale ma esaspera anche chi è costretto a convivere con l’inciviltà, con la musica fino a notte fonda, ma soprattutto con l’ostentata maleducazione di tanti ragazzi.
“La movida è piacevole, specie in un contesto post sisma come quello dell’Aquila, ma ci sono dei limiti, noi che siamo rientrati a viverci, combattiamo tutti i giorni con una serie di problematiche”, è il commento di alcuni residenti sentiti dal Capoluogo.it.
Il Capoluogo.it ha già seguito le varie vicende intorno al “popolo della notte” aquilano, con situazioni degenerate anche in episodi violenti come la rissa di quest’estate in cui un ragazzo è stato accoltellato.
Anche questa volta la movida in centro storico torna al centro di un dibattito che divide tra favorevoli e contrari, tra chi “sopporta” schiamazzi e maleducazione in virtù della rinascita del centro storico e chi , esasperato, la vive come una sorta di spada di Damocle.
Un bicchiere in compagnia e la musica soprattutto da studenti non è qualcosa di criticabile: ha contraddistinto le serate di tante generazioni.
Una volta c’era la chitarra, adesso sostituita dalle casse portatili o apparati come i Bose dai quale trasmettere musica dal cellulare, il tutto condito da birre in quantità, vino economico a fiumi.

Il problema quindi adesso è il trascendere di certe situazioni, per cui un bicchiere diventano dieci ma soprattutto la musica diventa rumore molesto; concerti “improvvisati” fino a notte fonda, bottiglie di alcolici consumate per strada e lasciate poi in giro e macchine oggetto di atti vandalici.
Gli interventi delle forze dell’ordine durante le ore notturne sono frequenti e in gran parte volti a contenere giovani in preda ai fumi dell’alcol.
“La notte dormire è un’impresa – lamenta una signora rientrata da poco nella sua casa in centro – non parlo dei rumori naturali legati alle attività dei locali, ma a ciò che i ragazzi, alcuni giovanissimi, fanno in autonomia. Girano con le buste del supermercato piene di alcolici di ogni tipo, si portano le casse e bivaccano sotto i portoni dei palazzi per ore, incuranti che in queste zone c’è anche gente anziana che vorrebbe riposare”.
“La convivenza tra chi il centro lo vive per divertirsi e che ci abita deve essere improntata al massimo rispetto reciproco. La loro salute e la loro serenità è fondamentale tanto quanto la nostra”, è lo sfogo di un altro residente.
A quanto riferito poi, non ci sono richiami che tengano: “nella migliore delle ipotesi riceviamo rutti e sputi come risposta. Qualcuno ha appiccicato le gomme americane ai campanelli facendoci diventare matti. Altri, la mattina presto hanno trovato le macchine deturpate: specchietti rotti, graffi fatti con le chiavi, in alcuni casi hanno vomitato o urinato sul cofano”.