Bar del Corso, in pensione Vito dopo 15 anni

Per Vito Placidi, volto noto e amato del bar del Corso, oggi è il suo ultimo giorno di lavoro. Il saluto di Ciuffetelli, titolare dello storico locale del centro.
Vito Placidi, dietro lo storico bancone del Bar del Corso per oltre 15 anni da domani andrà in pensione, dopo un sodalizio collaborativo e affettivo con il titolare, Luca Ciuffetelli.

Vito Placidi è un volto amato e conosciuto dei portici di San Bernardino, con il suo baffetto d’ordinanza e il sorriso schietto, da dietro il bancone del Bar del Corso ha dispensato aperitivi, ottimi caffè e parole gentili attraversando due “epoche”, quella del prima e del dopo terremoto del 6 aprile 2009.
Oggi, Luca Ciuffetelli vuole salutarlo così, con un messaggio denso di allegria e anche nostalgia, per un’epoca che si chiude.
“Un saluto per un collaboratore straordinario, simbolo e colonna di questo locale a cui va tutta la nostra ammirazione e affetto”.
“Vito è un amico, un fratello, un fidato collaboratore – spiega Ciuffetelli al Capoluogo.it – insieme siamo andati avanti nel periodo più difficile, quello dell’immediato post sisma”.


“C’eravamo solo noi e i militari – ricorda – ma mi è stato vicino senza mai darsi per vinto. Vito è straordinario è una persona posata, tranquilla, educata e rispettosa. Abbiamo lavorato a braccio cercando di superare quei mesi successivi al 6 aprile in cui il problema era davvero cercare di avere gente nel locale”.
Chi frequenta il centro Vito lo conosce bene e sa che le parole di Ciuffetelli corrispondono a verità: “ha avuto sempre parole buone e gentili per tutti. Non ha semplicemente preparato aperitivi e colazioni, ma ha donato un attimo di serenità agli avventori con professionalità ed esperienza”.
“Con lui – continua – abbiamo davvero fatto e attraversato un’epoca, il prima, che manca ancora tantissimo a tutti, il dopo e il presente, in cui stiamo cercando di tornare alla normalità. È stato paziente quando non c’erano i soldi nell’immediato, non ci ha mai abbandonati”.

“Una colonna portante di tutto il bar, oggi è una giornata un po’ nostalgica, ma sappiamo tutti che non sarà un addio. Vito tornerà a trovarci, questa volta per prenderlo insieme a noi il caffè, mentre godrà del meritato riposto”.
“La pensione è la pausa caffè più lunga del mondo: goditela tutta caro amico mio ma non ti dimenticare di noi, i tuoi vecchi compagni che restano al lavoro. Ci mancherai tantissimo!”, conclude Ciuffetelli.
Parole d’affetto per Vito, anche da parte di Tony Di Sabato.
“Per me Vito è un grande amico. Vito è sempre stato un lavoratore serio. Ha fatto in modo che le persone che gustavano il suo caffè e il suo cappuccino stessero bene. Lui e Luca si sono trovati: entrambi appassionati del lavoro e dediti allo spirito di far star bene chi varcava ogni giorno la soglia del bar”.
“Gli auguro di godersi la sua pensione, assolutamente meritata – continua Tony Di Sabato – Lui ha viaggiato per tanti anni da Bussi, la sua città. Non si fermava mai: pronto all’apertura del locale tutte le mattine alle 5, con il sole, la pioggia, il freddo e le intemperie”.
“Fui io a farli conoscere, quando Luca cercava una persona seria per il suo locale e, al tempo stesso, Vito cercava un modo per continuare a fare il suo lavoro. Fino Ale 2005 lavorava al Terzo Tempo Magic Moment Bar, davanti alla Prefettura. Oggi al mio amico Luca posso dire, soltanto: ‘Ahimè, un altro come Vito non ce l’ho’“.