Nessun risarcimento, Pezzopane vince contro Zaia in tribunale

1 novembre 2019 | 16:47
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Nessun risarcimento, Pezzopane vince contro Zaia in tribunale

Si chiude la lunga vicenda giudiziaria tra Stefania Pezzopane e Luca Zaia: nessun risarcimento all’ex ministro leghista.

«È stata per me una “persecuzione” che è durata 10 anni. Una causa penale e civile con l’allora ministro leghista dell’Agricoltura Luca Zaia. Una causa che non trovava mai la parola fine. Ora, finalmente, la vicenda si è chiusa e sono felice e serena. Ringrazio la giustizia che ha accertato la verità dei fatti. La richiesta di risarcimento di Zaia è stata respinta: anzi, sarà l’ex ministro che dovrà risarcire le spese giudiziarie». Lo annuncia la deputata PD Stefania Pezzopane, relativamente all’esito del contenzioso con l’allora ministro leghista Zaia.

La vicenda ha inizio nel 2009, poco dopo il terremoto, quando Stefania Pezzopane, allora presidente della Provincia, viene invitata nel programma di Italia Uno “Chiambretti night”. In quella sede, Pezzopane aveva stigmatizzato il comportamento del ministro, che aveva fatto “una visita fugace a Onna”, dove pochi giorni prima il terremoto aveva provocato decine di morti. La richiesta di Zaia di risarcimento per una somma di 440mila euro era stata confermata in primo grado. «All’epoca – ricorda Pezzopane – ero presidente della Provincia e terremotata io stessa, fui critica in riferimento alla visita del ministro ai terremotati di Onna. “Non mi è piaciuto un ministro n – dissi – che è arrivato con l’elicottero: ha fatto un’intervista e poco dopo l’ha ripreso e se n’è andato. Insomma, poteva almeno dare una guardatina”». La parlamentare aggiunge: «Era il ministro Zaia, eravamo a Onna. L’ho visto proiettarsi verso una telecamera e poi riandarsene. Questo mi ha ferito molto perché vicino c’era tanto dolore». Parole non gradite a Zaia che chiese il risarcimento (da destinare ai terremotati): oltre 440mila euro in relazione agli ascolti Auditel di quella trasmissione, uno per ogni spettatore. «Fui però sostenuta dai cittadini nei pressi della tendopoli – prosegue Pezzopane – che commentarono anche loro negativamente avendo, come me, visto il ministro rilasciare dichiarazioni e allontanarsi senza dare solidarietà alla popolazione ricoverata nella tendopoli. Sono stata assistita dall’avvocato Piermichele De Matteis e mi hanno riconosciuto di aver criticato un fatto vero: che fu data priorità ad altre cose rispetto alla visita nella tendopoli e alla solidarietà alle persone sofferenti. Il leghista Zaia – conclude Pezzopane – la settimana successiva intervenne via telefono alla trasmissione di Chiambretti ed ebbe modo di riferire pubblicamente la sua versione dei fatti. Ma nonostante questo si è accanito per 10 anni contro di me. Ora si chiude questa assurda vicenda. E ringrazio la giustizia per come si è conclusa».