Fare Centro, tutti d’accordo ma i conti non tornano

Approvata la risoluzione per accelerare le procedure di liquidazione delle pratiche del bando Fare Centro. Tutti d’accordo, ma non sui numeri di partenza.
È passata all’unanimità in I Commissione Bilancio presieduta da Vincenzo D’Incecco, la risoluzione operativa presentata da Americo Di Benedetto che “impegna il presidente della Giunta regionale ad intraprendere le azioni necessarie per accelerare la procedura di liquidazione e pagamento in favore dei beneficiari del Bando Fare Centro».

I commissari, quindi, si sono trovati d’accordo sulla necessità di accelerare l’erogazione dei fondi, ma non sui dati della premessa iniziale. Secondo i dati forniti dallo stesso Di Benedetto secondo quanto riportato sul portale Trasparenza, infatti, i ritardi sull’erogazione dei fondi – a pratiche concluse – si attesterebbero attorno alla media dei sei mesi. Dati diversi sono invece arrivati dall’assessore Guido Liris, audito in Commissione, e dal RUP di Fare Centro, Vincenzo Rivera, che hanno invece parlato di ritardi in una forbice tra i 5 e i 28 giorni, per un bando che comunque prevede la liquidazione entro tre mesi. Quale sia il ritardo effettivo, poco importa: stralciata la premessa, il documento è passato all’unanimità.
In sede di commissione, oltre all’assessore Liris e al RUP Rivera, sono stati auditi anche i rappresentanti delle associazioni: il presidente dell’Ordine dei Commercialisti, Ettore Perrotti, Celso Cioni per Confcommercio, Agostino Del Re per la CNA e Antonio Durantini e Roberta Gargano per l’associazione L’Aquila Città di Persone. Anche in questo caso, tutti d’accordo sulla necessità di velocizzare la liquidazione delle pratiche concluse, di procedere con lo scorrimento della graduatoria e attivare un nuovo bando, in virtù delle nuove “conquiste” del processo di ricostruzione.

Come sottolineato dall’assessore Liris, però, scorrimento graduatoria e nuovo bando non sono in antitesi: «Sono d’accordo sullo scorrimento, ma mediante la riprogrammazione dei fondi Restart possiamo procedere parallelamente a un nuovo bando. Decidere per l’uno o per l’altro ridurrebbe la discussione a una guerra tra poveri». L’assessore ha però sottolineato le difficoltà legate all’incertezza relativa ai nuovi vertici della Struttura tecnica di Missione e ha ricordato l’impegno già in atto a rafforzare la struttura regionale, «incastonandola» nel più complesso ambito Restart. D’altra parte, lo stesso Di Benedetto aveva precisato che la risoluzione operativa non aveva l’obiettivo di criticare la struttura regionale e il suo operato, ma di dare forza all’azione della Regione per accelerare i tempi di liquidazione delle pratiche e consentire lo scorrimento della graduatoria e che non era sua intenzione “mettere il cappello” su una battaglia che doveva essere di tutti, in favore delle attività che stanno facendo rinascere il centro storico aquilano. Così, in clima di “collaborazione”, la questione in premessa dei numeri è stata agevolmente superata (a dimostrazione che spesso in politica i numeri contano solo in fase di votazione) e il documento è passato all’unanimità.
In apertura di seduta, inoltre, era stato dato parere finanziario favorevole alla proposta di legge illustrata da Sabrina Bocchino sul sostegno ai genitori separati o divorziati che assistono un figlio disabile (150mila euro per il 2020 e 150 per il 2021, da rimodulare in base alle domande) e a quella relativa al sostegno economico per gli spostamenti e vitto ai malati oncologici o trapiantati in difficoltà economiche.