Guerra, ecologia e lavoro: il Pd e la ‘lezione di Francesco’
La “Lezione di Francesco”: al Castello Orsini-Colonna di Avezzano il dibattito del Pd su guerra, lavoro, clima e migrazioni.
Si è svolto nel pomeriggio di ieri, nel suggestivo scenario del Castello Orsini-Colonna di Avezzano, il convegno organizzato dal Pd sulle tematiche sociali di stretta attualità quali guerra, ecologia, migrazioni e lavoro. Quattro cult dello storytelling politico, quattro pilastri delle materie governative, da anni al centro dell’ondata di cambiamento voluta e perseguita da Papa Francesco.
E proprio attorno al messaggio rivoluzionario del pontefice, il Partito Democratico ha costruito un dibattito improntato sulla comunanza di intenti tra istituzioni. Quattro i relatori intervenuti; oltre al Segretario regionale Michele Fina e al Segretario provinciale Francesco Piacente, lo storico del Cristianesimo Alberto Melloni e il sottosegretario al Ministero dell’ambiente Roberto Morassut. Ha invece aperto l’incontro la coordinatrice delle Donne Democratiche Marsica, Anna Paolini.

«Ci riconosciamo il questo Papa perché abbraccia il mondo. – Ha spiegato ai nostri microfoni il Segretario regionale Michele Fina – La sua è una visione totale su ognuno dei temi che affrontiamo in questo dibattito. Credo sia un pontefice di cui discutere, e invece si tende ad isolarlo, ad isolare le sue idee. Noi al contrario vogliamo parlarne e sottolineare l’importanza del suo magistero. Siamo un unico mondo, un unico pianeta, e tutto ciò che di sbagliato facciamo crea dei guasti con i quali, prima o poi, tutti noi faremo i conti.» E accennando alle statistiche: «Secondo l’ONU, solo i cambiamenti climatici, entro il 2030, genereranno quasi settanta milioni di migranti, ed entro il 2050 circa duecento milioni. Se Trump uscisse dagli accordi di Parigi e ritirasse una potenza come gli Stati Uniti d’America dal programma di tutela dell’ambiente, al di là del danno climatico, contribuirebbe ad alimentare il fenomeno dell’immigrazione.»
Un cane che si morde la coda. Il messaggio alla base della “Lezione di Francesco” è la piena adesione ad una filosofia di condivisione sugli argomenti bisognosi di interesse globale, a partire da un cambiamento di intenti che faccia l’interesse di tutti e non solo di alcuni. Al centro del convegno l’enciclica del pontefice Laudato si, quale manifesto per eccellenza di una politica fermamente antirazziale. Il pensiero di Fina, in occasione del suo intervento, è andato alla Senatrice a vita Liliana Segre, costretta alla scorta. Parola anche al Senatore ed ex Presidente della regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, interrogato sul’evoluzione storica della laicità. In prima fila anche esponenti della politica regionale come Antonio Blasioli e Giovanni Legnini, primi cittadini e rappresentanti delle associazioni cattoliche.
«Questo non deve essere un Papa solo, abbiamo il dovere di sostenerlo, porci al centro tra l’istituzione ecclesiastica e quella civile. – Ha commentato Francesco Piacente – Noi come partito vogliamo essere meno soli in politica, facendo forza comune col messaggio del pontefice. Rispetto alla destra forte che imperversa in questo Paese, noi possiamo riuscire a vincere la sfida con la storia con una maggiore radicalità, fatta di serietà della politica, di identità chiara, ma soprattutto di una non superficialità nei confronti della vita degli altri.»