Ama, il Consiglio approva la ricapitalizzazione
Approvato dal Consiglio comuale il riconoscimento del debito fuori bilancio per la ricapitallizazione dell’AMA. La partecipata del Comune, al momento, è salva.
Con 17 sì e 10 astenuti, il Consiglio comunale dell’Aquila ha approvato la delibera per la ricapitalizzazione dell’AMA per 1 milione e 300mila euro. Nessuna sopresa, quindi, per un provvedimento sostanzialmente necessario per evitare l’avvio del processo di liquidazione a carico dell’azienda. Provvedimento tanto necessario quanto difficile da mandar giù per gli stessi consiglieri, ma soprattutto per i lavoratori, presenti in gran numero alla seduta, che così si vedono confermare i “sacrifici” annunciati, 800mila euro sulla contrattazione di secondo livello, anche se i tagli dovrebbero slittare di almeno un mese.
Il dado è tratto, quindi, ma a resta la questione della sostenibilità del Piano di ristrutturazione nel lungo periodo. La speranza, è quella che dalla Regione arrivino segnali positivi rispetto al contributo sui rinnovi contrattuali, altrimenti si rischia che la ricapitalizzazione diventi un “una tantum” difficile da sostenere.

Ad ogni modo, il pericolo fallimento al momento è stato scongiurato con quello che è apparso un “atto dovuto”, con diverse sottolineature da parte di maggioranza e opposizione.
«Chiamo scusa ai dipendenti per il taglio agli stipendi che dovranno subire per qualche mese – ha sottolineato Francesco De Santis per la Lega – e le facciamo noi perché chi dovrebbe farle oggi si vergogna e si nasconde dietro un dito. A questo punto non c’era altra strada, altrimenti l’avremmo percorsa».
«Senza emendamenti per contemperare i due piani – ha invece dichiarato Americo Di Benedetto al microfono del Capoluogo.it – non c’è sostenibilità, ma sostanzialmente è un cane che si morde la coda: se si abbassano i costi dei dipendenti, bisognerebbe abbassare anche il contratto di servizio».
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