Collegamenti

Terna, l’Ad Ferraris accende il ponte elettrico tra Italia e Montenegro

Un’infrastruttura da record di ben 445 km, la più lunga sottomarina mai realizzata da Terna, che consentirà all’Italia di rafforzare il ruolo di hub europeo della trasmissione elettrica.

Un’infrastruttura da record per tecnologia e innovazione di ben 445 km, la più lunga sottomarina mai realizzata da Terna, che consentirà all’Italia di rafforzare il ruolo di hub europeo e mediterraneo della trasmissione elettrica. In collaborazione con Adnkronos.

È un ‘ponte elettrico’ fra Italia e Montenegro, quello realizzato da Terna e inaugurato dai due capi di Stato, Sergio Mattarella e Milo Dukanović.

Questa infrastruttura ‘da record’ – completamente ‘invisibile’ perché sottomarina e interrata per la parte terrestre – rappresenta un’eccellenza ingegneristica per innovazione e tecnologia, che connette per la prima volta i Balcani all’Europa e si snoda per 445 km tra le stazioni elettriche di Cepagatti, in provincia di Pescara, e Lastva, nel comune di Kotor.

L’elettrodotto in corrente continua, che entrerà in esercizio entro la fine dell’anno, consentirà ai due Paesi di scambiare elettricità in maniera bidirezionale.

“Sono molto orgoglioso di inaugurare questa importante e innovativa infrastruttura, che costituisce uno snodo fondamentale per l’Unione Energetica Europea e cruciale per l’integrazione dell’intera area balcanica nell’Unione Europea, attraverso l’Italia” ha dichiarato l’Amministratore delegato e Direttore generale di Terna, Luigi Ferraris, che ha aggiunto: “L’opera costituisce il volano di sviluppo per una serie di opportunità relative alla sicurezza dei sistemi energetici interconnessi e la gestione dei flussi sulla rete elettrica ed è necessaria per la crescita di un mercato elettrico integrato affidabile, efficiente e sostenibile”.

L’infrastruttura è il più lungo collegamento sottomarino in alta tensione mai realizzato da Terna (ben 423 km sono posati sotto le acque dell’Adriatico, a una profondità massima di 1.215 metri) e le stazioni elettriche di Cepagatti e Kotor si pongono al vertice mondiale per le soluzioni adottate nel campo dell’elettrotecnica.

L’elettrodotto è il risultato del lavoro di anni di tecnici e professionisti altamente qualificati e specializzati. I lavori, avviati nel 2012, hanno coinvolto complessivamente 124 imprese: 80 in Italia, il 62% delle quali abruzzesi, e 44 in Montenegro. I cavi sottomarini sono stati collocati sul fondale adriatico attraverso tre distinte campagne di posa, avvenute tra il 2015 e il 2017. 

L’interconnessione Italia-Montenegro, frutto di una solida cooperazione bilaterale in ambito energetico sancita dai due accordi intergovernativi firmati nel 2007 e nel 2010, è considerata di rilevanza strategica per l’integrazione dei mercati elettrici a livello continentale.
 Lo scambio bidirezionale dei flussi di elettricità, in particolare, permetterà di diversificare gli approvvigionamenti, rafforzare l’affidabilità, l’efficienza, la sicurezza, la sostenibilità ambientale e la resilienza delle reti elettriche delle due sponde adriatiche e consentirà di sfruttare pienamente il potenziale di produzione da fonti rinnovabili, disponibili sia in Italia che nell’area balcanica.

 

 

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