Dimensionamento scolastico, Bignotti: facciamo chiarezza

Alle polemiche innescate dal piano di dimensionamento della rete scolastica aquilana risponde l’assessore Francesco Bignotti.
Il piano di dimensionamento scolastico, già approvato dalla Giunta, nasce in seno al Comune dell’Aquila con l’obiettivo di verticalizzare tutto il primo ciclo di istruzione.
Una verticalizzazione che passa attraverso l’aggregazione della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado in sei Istituti Comprensivi con la soppressione delle direzioni didattiche e delle scuole secondarie di primo grado non aggregate.
Questa mattina, l’assessore alle Politiche Sociali Francesco Bignotti e il consigliere comunale di L’Aquila Futura Luca Rocci, hanno chiarito alcuni punti oggetto delle recenti polemiche sul piano di dimensionamento scolastico, (che ha portato anche a una raccolta firme per la sua sospensione), durante un incontro aperto alla stampa, a Palazzo Fibbioni, sede del Comune.
“Siamo qui per fare chiarezza, rimettendo al centro il provvedimento e i nostri alunni ai quali vogliamo dare la possibilità di beneficiare di un curriculum scolastico verticale, come già attuato in tantissime città”, spiegano.
“Il piano di dimensionamentoscolastico è il frutto del lavoro svolto dal tavolo tecnico istituito nel 2018 e al quale hanno preso parte i sindacati della scuola, i presidi, i referenti della Provincia, Ufficio scolastico regionale e il Comune, oltre ad un rappresentante delle scuole superiori individuato nella preside liceo Cotugno”, ha ricordato Bignotti. al microfono del Capoluogo.it.
Il dimensionamento scolastico ha diviso l’opinione non solo politica ma anche quella di genitori e insegnanti; per i contrari la contestazione al dimensionamento parte dal fatto che possa mettere in discussione le realtà del territorio dove la scuola ha svolto in questi anni successivi al terremoto del 6 aprile 2009, anche una funzione altamente sociale”.
Di rimando l’assessore ha chiarito come, “questo dimensionamento non andrà a creare disgregazione alcuna, non c’è l’interesse e soprattutto non ho le competenze e le deleghe per occuparmi dell’ubicazione fisica dei plessi scolastici. Abbiamo solo seguito un percorso, sono state poi le rimostranze alzate da più parti a strumentalizzare il progetto, creando anche un tam tam di false notizie. I presidi rimarranno sei come prima, verranno preservate le realtà di piccoli paesi e frazioni,
Per il consigliere Rocci, “il dimensionamento scolastico è un piano che diventa un punto di forza dei nostri studenti che vengono messi al centro. Tutte le polemiche sono solo terrorismo psicologico“.
Infine, entrambi hanno ribadito come, “la ricostruzione scolastica non sia di nostra competenza, per quello sicuramente ci vorrà ancora tempo e soprattutto le sedi opportune per affrontare la questione“.
Più o meno l’assetto per il prossimo anno scolastico quindi, dovrebbe essere questo, ognuno con il suo preside.
Scuola Media Patini che accorperà per un totale di circa 1.209 alunni
l’infanzia di Coppito (50 alunni);
l’infanzia di Pettino (197 alunni);
l’infanzia di Cansatessa (35 alunni);
l’infanzia Giulio Beccia di Arischia (12 alunni);
la primaria Buccio di Ranallo di Coppito (107 alunni);
la primaria di Arischia (18 alunni);
la primaria Mariele Ventre di Pettino (459 alunni);
la scuola media Patini (331 alunni).
L’Istituto Scuola Media Mazzini:
l’infanzia di Pile (24 alunni);
l’infanzia I° maggio di Pile (45 alunni);
l’infanzia di Santa Barbara (44 alunni);
l’infanzia di San Sisto (49 alunni);
l’infanzia Giovanni XXIII (28 alunni);
la primaria di viale Giovanni XXIII (110 alunni);
la primaria di Pile (271 alunni);
la primaria S. Barbara e S. Sisto (136 alunni);
la scuola secondaria di primo grado Mazzini (447 alunni). In totale, gli studenti saranno 1.154.
L’Istituto comprensivo scuola media di Sassa, gli studenti dovrebbero essere 721.
la scuola dell’infanzia Pagliare di Sassa (20 alunni);
l’infanzia di Preturo (51 alunni);
l’infanzia di Roio Poggio (45 alunni);
l’infanzia di Sassa Scalo (38 alunni);
l’infanzia San Benedetto di Bagno (20 alunni);
l’infanzia di Pianola (43 alunni);
la primaria di Preturo (13 alunni);
la primaria di Sassa (200 alunni);
la primaria di Pianola (92 alunni);
la primaria di Roio (69 alunni);
la scuola media di Sassa (130 alunni).
La scuola Carducci, che ingloberà per un totale di circa 900 alunni sarà così suddivisa:
l’infanzia Carlo Collodi di Vallepretara (28 alunni);
la scuola dell’infanzia di San Bernardino (138 alunni);
la primaria Celestino V di Vallepretara (75 alunni);
la primaria De Amicis (393 alunni);
la scuola media Carducci (277 alunni).
Scuola media Dante Alighieri con circa 1000 alunni:
l’infanzia via Capo della Croce (43 alunni);
l’infanzia Carla Mastropietro (53 alunni);
l’infanzia Colle Capocroce (92 alunni);
l’infanzia Gianni Di Genova (27 alunni);
la primaria Gianni Di Genova di Colle San Giacomo (52 alunni);
la primaria Torrione/San Francesco (283 alunni);
la scuola media Dante Alighieri (486 alunni).
Infine la scuola media di Paganica per un totale di circa 1000 studenti:
l’infanzia L’albero dai mille colori di Paganica (96 alunni);
l’infanzia di Tempera (25 alunni);
l’infanzia La scatola delle esperienze di Bazzano (109 alunni);
l’infanzia Arcobaleno di Gignano (49 alunni);
la primaria della Torretta (220 alunni);
la primaria di Paganica (324 alunni);
la scuola media Dante Alighieri (187 alunni).
(pezzo in aggiornamento con video)