L’Aquila, piano di razionalizzazione: il Comune stringe la cinghia

Approvata la delibera relativa al Piano triennale di razionalizzazione delle spese. Ecco come il Comune risparmierà.
Sistemi informatici, telefoni, parco auto e affitti, la Giunta comunale ha approvato il Piano di razionalizzazione per ridurre le spese di funzionamento del Comune, come da legge 244/2007. In particolare, i settori interessati dal Piano sono: le dotazioni strumentali e informatiche, corrispondenza e stampa, telefonia, utenze di energia elettrica e acqua, automezzi e beni immobili di servizio.
Per quanto riguarda le dotazioni strumentali, la delibera prevede il recupero delle attrezzature riparabili, compresi pc e stampanti, e l’aquisto solo in caso non vi siamo disponibilità di magazzino utilizzabili e quelle da sostituire abbiano guasti irreparabili o siano obsolete tanto da non supportare le nuove tecnologie. La razionalizzazione della spesa avverrà tramite massiccia adesione alle convenzioni Consip, l’individuazione delle offerte più convenientivper quanto riguarda l’acquisto diretto. Per quanto riguarda invece il contenimento delle spese di stampa e corrispondenza, la direttiva è quella di utilizzare al massimo la posta elettronica e la posta certificata. Le stampe, da effettuare fronte/retro.
Per quanto riguarda la telefonia mobile, sono 243 le sim in dotazione ad amministratori, dirigenti e uffici, con una spesa complessiva per l’annualità 2019 di 28.541,12 euro. Nella delibera è prevista una riduzione di spesa del 69,93% (al netto di eventuali incrementi del numero di sim “per comprovate esigenze”), attraverso la convenzione Consip “Telefonia Mobile 7” e la riduzione dei cellulari assegnati al personale. La telefonia fissa, invece, con 101 linee (2 flussi primari, 4 Adsl, 38 Isdn, 57 Rtg) ha pesato sulle casse comunali, per la stessa annualità, per 56.511,10 euro. In questo caso, il Piano di razionalizzazione si concentrerà soprattutto attraverso la migrazione a nuova convenzione Consip, il monitoraggio dei consumi e controlli specifici, quando il monitoraggio lo richieda.
Per le utenze, invece, “il piano di razionalizzazione si concretizzerà principalmente attraverso la migrazione di tutte le utenze di energia elettrica in convenzioni od accordi quadro CONSIP; verifiche e controlli di tutte le utenze di energia elettrica e acqua con eventuale valutazione di adeguamenti contrattuali rispetto a potenze impegnate e impegni contrattuali; creazione di apposito database completo di georeferenziazione delle stesse su mappa delle utenze di energia elettrica, gas metano, telefonia fissa e acqua; Il monitoraggio dei consumi di tutte le utenze nel rispetto della normativa sulla tutela della riservatezza dei dati personali”.
Sono poi 97 gli automezzi di varie tipologie di proprietà del Comune e 5 a noleggio. In questo caso, il problema maggiore è rappresentato dai costi di manutenzione. La razionalizzazione, quindi, prevede la “limitazione degli spostamenti del personale in ambito extraurbano ed urbano con autovetture di servizio”, la “progressiva dismissione dei veicoli più obsoleti e utilizzo di mezzi a minor consumo di carburante o elettrici” e il “monitoraggio periodico dell’andamento della spesa e dell’utilizzo degli automezzi”.
Infine la questione affitti, che pesa annualmente 988.480,18 euro. Qui il Piano di razionalizzazione si fa più complesso e l’obiettivo di diminuzione della spesa meno a portata di mano: “In tale ambito – si legge infatti nella delibera – non sono stati conseguiti ulteriori risultati di contenimento della spesa in quanto è ancora in corso l’interlocuzione con l’Agenzia del Demanio per l’immobile “EX INPS” di Viale Rendina, circa l’importo da corrispondere quale canone di locazione. La definizione dell’importo, se conveniente per l’Amministrazione Comunale potrebbe consentire la dismissione di uno o più contratti di locazione di immobili attualmente in uso da parte di Uffici comunali”. Diversamente, al momento su questo fronte sembra difficile risparmiare.
(Foto da prezzogiusto.com)