Riordino rete ospedaliera, il Piano in Commissione

L’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, illustra in V Commissione il programma operativo per il riordino della rete ospedaliera e della rete territoriale.
Nella seduta della V Commissione arriva il programma operativo inviato al Ministero sul riordino della rete ospedaliera e rete territoriale stilato, come precisato dall’assessore regionale Nicoletta Verì al Capoluogo.it, «inisieme al Dipartimento e alle Asl».
Per quanto riguarda il riordino della rete ospedaliera, «si definiscono i quattro grandi ospedali di alta complessità, di funzionamento di secondo livello, poi quelli di primo livello e quelli dislocati sul territorio che si occuperanno in particolare della specializzazioni».
«Importante inoltre – ha spiegato l’assessore Verì – anche la riorganizzazione della rete territoriale, in quanto presentiamo la possibilità di organizzare e definire quella che è un’azienda del territorio a livello regionale, un’unica grande azienda che va a controllare tutto ciò che è ralativo al fabbisogno del paziente cronico. Così non solo definiamo meglio le appropriatezze, ma lavoriamo anche per l’abbattimento delle liste d’attesa e la riduzione delle file nei Pronto soccorso».
Rispetto alle richieste giunte dai consigli comunali di L’Aquila e Teramo sul DEA di II livello, l’assessore ha precisato: «Esamineremo senz’altro la richiesta di riunire queste due grandi realtà; la nostra intenzione è di renderle funzionali, definendole di alta complessità, in base alla rete che andiamo a stabilire». E sulla deroga alla legge Lorenzin, «è una richiesta che sosteniamo, perché quelli che sono i requisiti richiesti per denominare un nostro presidio come DEA di II livello purtroppo non ci sono, quindi chiediamo di definirli come di alta complessità».
Insomma, per arginare il problema dei requisiti, il piano della Regione sembra essere quello di creare una rete sul territorio che ricomprenda le funzioni di alta complessità. In pratica nessuno avrà il DEA di II livello, ma a livello territoriale ne sarebbero comunque assicurate le funzioni.
Critico l’ex assessore e attuale capogruppo PD, Silvio Paolucci: «Il Programma operativo della Regione inviato ai Ministeri smentisce totalmente la rete ospedaliera: la base infatti è il Dca 79 (rete ospedaliera della Giunta precedente) e anche il Piano investimenti è lo stesso. In sostanza è un ambizioso programma che sviluppa con dinamicità ma in continuità il Piano di riqualificazione 2016-2018. Il punto è che smentisce completamente l’altra rete, quella ospedaliera che nasce per essere respinta perché non sanno come giustificare le strumentalizzazioni e le promesse della recente campagna elettorale». Secondo l’ex assessore «si punta solo a prendere tempo, nel mentre il programma operativo sostiene la diminuzione dei ricoveri e l’emergenza delle patologie croniche, la rete ospedaliera precede a parole ma senza tabelle, prevede nuovi reparti aggiuntivi senza riconvertire nulla, con il rischio di cronicizzare problematiche su cui da mesi l’esecutivo di centrodestra non interviene. Il timore concreto, molto concreto è che con un gioco delle “tre carte”, con i tre Piani che tra di loro non si parlano, tutto resti fatalmente bloccato».