Emendamenti al decreto sisma, luci e ombre

Emendamenti al Decreto sisma. Le reazioni. Biondi: “Elemosina con soldi degli aquilani”. Pezzopane: “Ottenuti risultati importanti”.
“Un’elemosina pagata con i soldi degli aquilani. Nel Decreto sisma permangono ancora moltissime ombre, c’è poco da esultare”. Lo dichiara il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, all’esito dell’esame degli emendamenti al provvedimento in discussione presso l’VIII commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici alla Camera. “Il pacchetto delle nostre proposte, condiviso con tutti i rappresentanti istituzionali, delle categorie produttive e datoriali del territorio – spiega il primo cittadino – è stato in gran parte bocciato o cassato. L’unico elemento positivo è la previsione di deroga ai tetti di spesa per le assunzioni di personale con contratto a tempo determinato per il 2020 che, peraltro, sarà finanziata con risorse del nostro bilancio comunale. Da Roma non è arrivata alcuna risposta concreta alle numerose questioni sollevate in più occasioni, comprese le diverse passerelle che esponenti del governo e parlamentari hanno avuto modo di fare qui in città. Nessuna risposta è arrivata rispetto alle richieste di semplificazioni, norme più snelle per velocizzare la ricostruzione pubblica e delle scuole, così come è stato fatto per il sisma del Centro Italia, e superare le criticità che pure permangono ancora in quella privata. Iniziative di buon senso, a costo zero per lo Stato italiano che fino ad oggi ha investito 18 miliardi nella ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 2009. Respinti, poi, gli emendamenti sul personale, sia quello con cui chiedevamo di applicare la legge Madia per dare certezze a lavoratori che da dieci anni operano per la rinascita di questa terra sia quello con cui si chiedeva il trasferimento al Comune dell’Aquila delle risorse per il pagamento dei dipendenti Ripam, già stabilizzati grazie alla battaglia condotta lo scorso anno, i cui stipendi vengono saldati a seguito di rendicontazioni da inviare al ministero, con aggravio di tempi e procedure che cervelloticamente si è voluto mantenere. A più riprese, non ultima l’audizione in VIII commissione il 5 novembre scorso, ho rappresentato le esigenze di una città che tenacemente sta portando avanti un coraggioso percorso di ricostruzione sociale ed economica, oltre che materiale, che non merita di essere mortificata con finti proclami, sgambetti e tiri mancini”.
Di parere diverso la deputata PD Stefania Pezzopane, che sottolinea: “Non è stato facile, ma è un risultato importante: il cratere dell’Aquila terremoto 2009 entra a pieno titolo nel Decreto Sisma inizialmente previsto solo per il sisma 2016/2017 e dà ulteriori risposte molto attese dalle popolazioni del territorio. Tra i tanti elementi di novità, vorrei segnalare quattro aspetti di cui uno per i Comuni del cratere che non si era mai riusciti a ottenere in precedenza. 1) il sostegno per la realizzazione dei cosiddetti sotto servizi (rete fognaria, elettrica… ) anche per gli oltre cinquanta comuni del cratere (era stato previsto solo per il Comune dell’Aquila); 2) lo stanziamento di due milioni, di cui 1,5 destinato al risanamento delle casse a rischio dissesto finanziario dei comuni e 500mila per i contratti dei lavoratori che operano per i danni fuori dal cratere; 3) l’autorizzazione al comune dell’Aquila per 1 milione di euro per la proroga dei dirigenti e del personale precario; 4) il salvataggio dei 700mila euro assegnati per il decennale del terremoto, che correvano il rischio di andar perduti perché andavano spesi entro il 31 dicembre. Fondamentale, poi, anche l’apertura presso il ministero della Funzione Pubblica, e sono grata alla ministra Dadone per aver accolto la mia richiesta, del tavolo per il personale alla ricostruzione. Al momento, il personale, in gran parte precario, è tutto prorogato fino al 31 dicembre 2020. Ma bisognerà prevedere ulteriori proroghe e stabilizzazioni. Condivido insieme ai tanti sindaci coinvolti per i sottoservizi la soddisfazione per questi buoni risultati, che rafforza il nostro impegno futuro”.