Violenza, regione Abruzzo tra le migliori per strutture di sostegno

23 novembre 2019 | 10:14
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Violenza, regione Abruzzo tra le migliori per strutture di sostegno

l’Abruzzo si attesta tra le prime regioni in Italia per le strutture di sostegno e supporto alle vittime di violenza di genere.

È quanto emerge da una analisi di Uecoop Abruzzo, l’Unione europea delle cooperative su dati Istat in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

Esiste un’intera area di disagio e violenze che coinvolge le donne sulla quale cercano di intervenire le strutture di sostegno distribuite su tutto il territorio nazionale e che in Abruzzo rappresentano una delle migliori pratiche in Italia, per copertura territoriale (con 0,8 centri antiviolenza ogni 10.000 abitanti, al pari con il Friuli Venezia Giulia e con la Provincia autonoma di Bolzano), per numero di vittime prese in carico (466 su 1.440 contatti, in un solo anno) e con l’80% di queste strutture gestite da soggetti privati.

“Nei primi dieci mesi di quest’anno – evidenzia Uecoop Abruzzo su dati EURES – sono stati già 94 in Italia gli omicidi con vittime femminili, quasi uno ogni tre giorni: 80 commessi in ambito familiare/affettivo e 60 all’interno di una relazione di coppia. Nel 2018, le donne uccise sono state 142, una in più dell’anno precedente: in termini relativi l’anno scorso le vittime femminili hanno raggiunto il valore più alto mai censito in Italia, attestandosi sul 40,3%, a fronte del 35,6% dell’anno precedente”.

Dal 2000 a oggi le donne uccise in Italia sono 3.230, di cui 2.355 in ambito familiare e 1.564 per mano del proprio coniuge/partner o ex partner.

In costante aumento negli ultimi cinque anni anche le violenze sessuali denunciate, che raggiungono nel 2018 i 4.886 episodi, con una crescita del 5,4% sul 2017 e del 14,8% sul 2014.

Secondo l’Istat invece, quasi 1 donna su 3 (31,5%) fra i 16 e i 70 anni ha subito una qualche forma di abuso fisico o sessuale.

“I centri di assistenza – sottolinea Uecoop Abruzzo – forniscono servizi di primo intervento, ascolto e accoglienza coinvolgendo i componenti del network sociale territoriale, dalle forze dell’ordine alle aziende sanitarie fino agli enti locali, ma offrono anche supporto legale e psicologico, orientamento, collaborazione nella ricerca di una nuova abitazione o sistemazioni temporanee per allontanarsi subito dalla situazione di violenza”.

“Una rete di supporto che a livello logistico negli ultimi cinque anni in Italia – conclude Uecoop Abruzzo su dati del Dipartimento per le pari opportunità – ha visto le case rifugio passare da 163 nel 2013 a 228 mentre i centri antiviolenza sono cresciuti da 188 a 285 con le cooperative sociali di assistenza in prima linea nell’affrontare un fenomeno che secondo gli ultimi dati Istat riguarda oltre 6 milioni e mezzo di donne”.