Topinambur, un alleato prezioso per la dieta e in cucina

24 novembre 2019 | 09:36
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Topinambur, un alleato prezioso per la dieta e in cucina

Il topinambur, chiamato anche rapa tedesca, è un tubero dalle origini canadesi e nord Americane.

Il topinambur è un tubero, noto anche come carciofo di Gerusalemme, che a differenza degli altri esemplari della sua specie ha delle proprietà che lo rendono un alimento ipocalorico.

La denominazione anglosassone “carciofo di Gerusalemme” testimonia sia la confusione nell’origine della pianta sia le affinità nel gusto.

Possiede un colore che va dal marrone chiaro al bianco con sfumature di rosso e viola ed una forma allungata e asimmetrica che richiama la radice di zenzero.

In America Settentrionale ha rappresentato un’importante fonte alimentare sin dai tempi antichi, in Europa è arrivato nel 1600. Coltivato anche in Abruzzo, viene raccolto in questo periodo dell’anno.

I mesi di semina vanno da fine febbraio a maggio per poi essere raccolto come ortaggio invernale; è facilmente deperibile, va consumato entro una decina di giorni.

Il topinambur ha circa 30 kcal per 100 grammi, contiene per l’80% acqua oltre ad avere frutto-oligosaccaridi come l’inulina che  gli conferiscono un apporto ipocalorico inferiore rispetto alla “cugina” patata.

Ricco di vitamina A, vitamina B e H, (resistente anche alla cottura).

il topinambur riduce i valori di colesterolo,regolarizza l’attività intestinale, stabilizza i valori del glucosio nel sangue e dell’acido urico. Ricco di lactobacillus è un alleato per donne che allattano.

Inoltre, è un diuretico naturale ed aiuta nei casi di stipsi, fortifica il sistema immunitario, regola il colesterolo nel sangue, non contiene grassi, perciò è ideale nelle diete dimagranti, non contiene glutine, quindi può essere consumato dai celiaci; in commercio si trova anche la farina di topinambur oltre alla radice da cucinare. È consigliato ai diabetici perché regola i livelli di zuccheri nel sangue, è disintossicante ed accelera il metabolismo.

Le sue proprietà lo rendono prezioso anche nella cosmesi; mescolandoci olio di mandorle è un ottimo peeling per il corpo. La parte verde del Topinambur è usata come foraggio nell’alimentazione del bestiame, mentre i fiori possono essere utilizzati come insetticida naturale, il profumo, infatti, è molto sgradito soprattutto alle mosche.

Una volta era considerato un cibo molto povero; riscoperto recentemente, trova applicazione in tante ricette sfiziose.

Al pari del carciofo, di cui ricorda anche il sapore, può essere mangiato crudo a fettine sottili, dopo aver lavato a spazzolato con cura la buccia.

Ecco di seguito una simpatica ricetta, per mangiarlo cotto, in previsione dei primi freddi.

Una coccola sana, con poche calorie; un piatto facile da preparare e da accompagnare per esempio con dei crostini di pane caldo al parmigiano.

VELLUTATA DI TOPINAMBUR E ZENZERO

Tagliare a tocchetti 300 grammi di topinambur e 2 patate medie (facoltative), far imbiondire il tutto in pentola con un giro di olio buono e una cipolla bianca tagliata fine.

Aggiungere poi il brodo vegetale bollente e lasciar cuocere finchè le verdure non saranno morbide.

Aggiungere alla fine un pezzettino di zenzero fresco, sale, prezzemolo fresco abbondante, timo e basilico.

Frullare tutto con il frullatore a immersione e servire con dei crostini di pane caldo e una grattata di lime fresco.