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Decreto Sisma 2019, nessuna risposta concreta per i territori

28 novembre 2019 | 18:24
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Decreto Sisma 2019, nessuna risposta concreta per i territori

La Camera rende noto di aver «approvato il disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 24 ottobre 2019, n. 123, recante disposizioni urgenti per l’accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici». Il provvedimento ora passa all’esame dell’altro ramo del Parlamento, il Senato.

Via libera della Camera con 281 voti favorevoli, e nessuno contrario, al decreto legge per la ricostruzione nelle zone dell’Italia centrale colpite dal terremoto dell’agosto 2016. Il testo, che passa ora all’esame del Senato, proroga al 31 dicembre 2020 lo stato di emergenza e disciplina la copertura degli oneri conseguenti, stabilendo che ad essi si provveda nei limiti delle disponibilità del Fondo per le emergenze nazionali.

“E scandaloso che tutto il centrodestra si sia astenuto”, ha sottolineato Camillo D’Alessandro, deputato abruzzese di Italia Viva mentre Luca Ceriscioli, presidente della Regione Marche, ha detto: “Il decreto sisma, così non va”, non escludendo “una manifestazione di protesta istituzionale, se il decreto uscirà vuoto dalle aule parlamentari”. Dopo tre anni dal sisma e due dalla ricostruzione, il governatore ha sottolineato che “non dare risposte significa condannare questi territori a una lentissima agonia, cosa per noi inaccettabile”.

Decreto Sisma, Decreto vuoto

E’ un Decreto vuoto che non risolve nessun problema” è il commento del deputato aquilano Luigi D’Eramo.

Il decreto è “un’inutile operazione elettorale, nata a ridosso del voto in Umbria, per cercare di riportare qualche consenso alla coalizione 5Stelle – Pd, che concorreva.

1000 emendamenti a questo decreto arrivati da opposizione e maggioranza – spiega ai microfoni del Capoluogo il deputato della Lega -. Giorni di audizioni in Commissione per raccogliere le istanze di sindaci, tecnici, ordini professionali, presidenti di Provincia e presidenti delle  4 Regioni, le cui proposte erano state racchiuse negli emendamenti presentati.

Gli emendamenti sono stati bocciati quasi tutti, si trattava di emendamenti concordati con i territori, non erano emendamenti politici, ma necessari a garantire il maggiore flusso di denaro; a rimuovere i 3milioni di tonnellate di macerie del terremoto 2016; a snellire le procedure che ingessano la ricostruzione. Gli emendamenti partivano da territori che vivono il dramma del terremoto, le cui amministrazioni sono sia di centrodestra che di centrosinistra. Quando non si accettano emendamenti dal territorio, non si è preparati!

luigi d'eramo stefania pezzopane

Il Decreto Sisma è un’operazione d’immagine del Governo, andata malissimo.

La Lega si è astenuta al voto finale – continua D’Eramo -, perché se anche siamo riusciti a modificare in meglio solo una norma, è un dato positivo.

Per quanto riguarda L’Aquila sono stati bocciati tutti gli emendamenti, che venivano da istanze del comune e della regione Abruzzo“. Un solo emendamento è passato che riguarda il terremoto di L’Aquila, un emendamento tecnico a firma dell’onorevole Luigi D’Eramo che riguarda il “passaggio delle abitazioni, colpite dal sisma, in eredità al 4 grado di parentela”.

Nel decreto Sisma “non c’è una parola relativa alla Ricostruzione sociale ed economica dei territori del sisma del 2016 – ha aggiunto Luigi D’Eramo -.  I Comuni del centro Italia già vivevano una situazione di difficoltà prima del terremoto, quei territori non hanno perso solo le case nel terremoto, ma hanno perso dei microsistemi economici che garantivano una vita dignitosa ai residenti.

Decreto Sisma, decreto inutile! Non c’è un euro in più.

Siamo stati in Commissione tutti i giorni, 10 ore al giorno, per cercare di convincere il Governo ad accettare gli emendamenti, che venivano dalle audizioni con i territori, da cui avevamo raccolto istanze e con cui avevamo trovato soluzioni.

Che facciamo a fare le audizioni, se non ne hanno presa in considerazione nemmeno una?

Tutti gli emendamenti con copertura finanziaria sono stati bocciati, non c’è un euro in più.

Sono stati bocciati anche gli emendamenti ordinamentali,che non prevedevano copertura economica, ma che avrebbero modificato norme e leggi al fine di accelerare la ricostruzione. Non si capisce perché, in quanto avrebbero potuto risolvere molte problematiche.

Decreto Sisma, Abbiamo snellito la burocrazia

“Dopo un grande lavoro di mediazione con tutte le parti coinvolte, il decreto Sisma offre ora un pacchetto di misure per sostenere imprese e cittadini colpiti dal terremoto, nonché per agevolare il processo di ricostruzione” dichiara Gianluca Castaldi, Sottosegretario per i Rapporti con il Parlamento.

“Voglio innanzitutto ringraziare il viceministro Vito Crimi, che ha messo in campo tutta la sua preparazione e la sua tenacia per ottenere il massimo dai ministeri competenti.

Lo stato di emergenza è stato prorogato per i territori colpiti dal sisma 2016, con priorità alla ricostruzione delle scuole pubbliche. Abbiamo snellito la burocrazia per i contributi sugli interventi di riparazione e le Regioni potranno allestire dei programmi straordinari di ricostruzione.

I terremoti sono un grave danno per il tessuto economico dei territori, per questo abbiamo esteso da tre a sei anni la durata del Fondo di garanzia delle PMI, in Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria. Abbiamo inoltre incluso i Comuni dei crateri negli incentivi della misura “Resto al Sud”.

Si sono fatte polemiche incredibili sul fatto che avremmo tassato i terremotati: nel decreto Sisma è invece contenuta la proroga, fino al 31 dicembre 2020, dell’esenzione IMU per gli immobili distrutti, non agibili, oggetto di ordinanze di sgombero.

Così come abbiamo dato un po’ di ossigeno a chi ha delle rate del mutuo da pagare, sospendendo i pagamenti fino al 2021.

Insomma, da abruzzese è stato un onore occuparmi da sottosegretario del decreto Sisma. E voglio sottolineare con orgoglio come, in un periodo in cui certa politica fa spesso leva su egoismi e paure, proprio gli abruzzesi – che tanto hanno sofferto – siano stati in prima linea nell’aiutare i nostri amici in Albania, in seguito alla tragedia del recentissimo e terribile terremoto”.

Sisma: Pd, provvedimento di svolta per i territori colpiti

“Questo decreto sisma, approvato oggi alla Camera, rappresenta una vera e propria svolta nel percorso di ricostruzione e sostegno alle popolazioni colpite: soluzioni concrete ed efficaci, ascolto dei territori, semplificazione, investimenti, risorse, attenzione a tutto il tessuto economico, sociale e culturale delle comunità”. Lo dichiarano in una nota congiunta Alessia Morani, deputata dem e sottosegretaria al Mise, e Mario Morgoni, deputato del Partito democratico.

Tra le principali misure approvate voglio ricordare la busta paga pesante, con un taglio delle ritenute fiscali del 60%, più soldi dunque in tasca ai lavoratori; l’eliminazione dell’Imu sugli immobili inagibili; l’estensione delle misure previste nel provvedimento Resto al sud alle zone del sisma; contributi a fondo perduto e mutui a tasso zero in favore delle imprese agricole; anticipazioni del 50% dei compensi dei professionisti; misure per contrastare l’abbandono dei territori, 27 milioni di euro per interventi straordinari nei comuni terremotati fino a 30.000 abitanti; 50 milioni di euro per lo sviluppo economico e imprenditoriale per sostenere la riqualificazione e lo sviluppo incentivando anche programmi di promozione turistica e culturale. E questo, solo per citarne alcuni. Come si può vedere abbiamo adottato un atteggiamento omnicomprensivo, che tenga insieme tutte le esigenze del territorio, consapevoli che il ritorno alla normalità non sarà immediato – concludono gli esponenti dem – ma convinti di aver fatto un ottimo lavoro in Parlamento”.