Tutela ambientale, L’Aquila brilla: 26° tra le città italiane

L’Aquila 26esima tra le città italiane per i valori di tutela ambientale, nel rapporto elaborato da ForumPA
“È con estrema soddisfazione che apprendo oggi la notizia che L’Aquila è balzata quest’anno al 26° posto nella graduatoria delle città italiane per i valori dell’indice di tutela ambientale” – il commento dell’Assessore alle Politiche Ambientali Fabrizio Taranta sul rapporto elaborato da ForumPA.
“La tutela ambientale dei sistemi urbani è un tema cruciale nella prospettiva di uno sviluppo demografico ed economico sostenibile dal punto di vista dell’utilizzo delle risorse naturali in una realtà come quella italiana, figuriamoci per quella aquilana, alle prese ormai da un decennio con una realtà difficile come quella del post sisma.”
ICity Rank è la classifica della città italiane, elaborata ogni anno da FPA, che ne misura la capacità di adattamento (intelligenza) nel percorso verso città più dinamiche, più funzionali, più ecologiche, più vivibili, più gestibili, più innovative e più capaci di promuovere uno sviluppo sostenibile reagendo ai cambiamenti in atto attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie. L’indice e la graduatoria di ICR 2019 sono costruiti a partire da 6 indici (e relative classifiche) dedicati alle 6 dimensioni in cui si può declinare la qualità urbana: solidità economica, mobilità sostenibile, tutela ambientale, qualità sociale, capacità di governo, trasformazione digitale.
I 6 indici sono, a loro volta, elaborati a partire da oltre 100 indicatori (che utilizzano più di 250 variabili) tratti da fonti qualificate, quali ad esempio l’Istat, o da specifiche indagini e rilevazioni effettuate da FPA.
L’indice di tutela ambientale utilizzato in ICR 2019 differisce da altri indici di “qualità ambientale” perché ha lo scopo primario di evidenziare il percorso che le città stanno compiendo verso maggiori livelli di tutela ambientale (in ambiti diversi da quello della mobilità trattato separatamente). A questo fine – si legge nel documento – sono stati ricondotti a questa dimensione gli indicatori precedentemente distribuiti in 5 ambiti (suolo e territorio, verde, acqua e aria, energia e rifiuti).
È importante sottolineare che a differenza di altre dimensioni, la tutela ambientale risulta meno condizionata dalla dimensione demografica e dalla collocazione geografica delle città e vede al primo posto in un ognuno dei suoi indicatori molte città diverse, che spesso non fanno parte della Top Ten, a testimonianza del fatto che l’eccellenza in un singolo aspetto non si accompagna necessariamente a una buona performance complessiva.
Tra le prime dieci, di cui Trento è regina, troviamo due sole città metropolitane (Bologna e Firenze) e ben sette città delle regioni del Centronord che non fanno parte delle regioni del “triangolo produttivo” (oltre a Firenze vi si collocano Prato, Pisa, Verbania, Biella, Macerata e Perugia). Benché meno pronunciato che in altri casi un certo ritardo del Mezzogiorno è comunque rinvenibile anche in questa dimensione: solo quattro città del Mezzogiorno (L’Aquila – 26° posto, Potenza, Andria e Cagliari) sono tra le prime quaranta, e diciannove delle ultime venti appartengono al Meridione.
“La tutela ambientale di un sistema urbano” – riferisce l’assessore Taranta – “è un obiettivo che richiede un approccio trasversale e continuo. Esistono certamente ambiti specifici delle politiche ambientali urbane, a partire dalla estensione e gestione del verde pubblico e delle zone protette, ma una strategia di tutela deve toccare inevitabilmente tutti gli aspetti che incidono sulle risorse ecosistemiche.
Ed è proprio in tale direzione che questa Amministrazione sta muovendo i primi passi, consapevole del ruolo, delle responsabilità e delle difficoltà che l’attendono per portare in città una qualità della vita sempre più accettabile.
Per questo ha avviato già da tempo una serie di iniziative riguardanti, ad esempio, il tema dei cambiamenti climatici: con Deliberazione G.C. n. 244 del 22/06/2018 è stata approvata l’adesione alla “Carta degli Appennini per l’azione dei Comuni appenninici nell’adattamento locale ai cambiamenti climatici”, che ha come obiettivo principale l’adozione di strategie di adattamento al cambiamento climatico ed il contrasto ai fattori che ne sono causa; già dal 2018 (prima fra tutte le città capoluogo in Abruzzo) il Comune dell’Aquila ha inoltre aderito al programma internazionale “Carbon Disclosure Project” (CDP), attraverso il quale rendiconterà i propri dati ambientali, con particolare riguardo agli impatti dei cambiamenti climatici e alle azioni intraprese per combatterli; anche nel 2019 il Comune dell’Aquila ha aderito al CDP Programm, entrando a far parte di una rete mondiale di oltre 800 città impegnate nell’aumentare la trasparenza e accelerare l’azione per il clima ed ottenendo un punteggio nella fascia C – Consapevolezza, ovvero ha iniziato a elaborare una valutazione e misurazione degli impatti per ottenere una comprensione olistica del principale impatto che il cambiamento climatico esercita sulla città; con Deliberazione G.C. n. 359 del 10/09/2018 il Comune dell’Aquila ha partecipato al bando internazionale Programma di gemellaggio del Patto dei sindaci per il clima e l’energia, che offre a città, regioni e province l’opportunità di aderire a scambi che mirano ad aumentare le capacità e le conoscenze delle autorità locali e territoriali nel settore della mitigazione e dell’adattamento ai cambiamenti climatici, e nell’ambito di tale Programma il Comune dell’Aquila è stato selezionato tra 56 città per uno scambio tra pari con la città portoghese di Figueira da Foz; 21 novembre: Festa nazionale dell’Albero – La città dell’Aquila ha partecipato con l’acquisto di 460 alberi, di cui ben 80 sono stati messi a dimora nella sola giornata del 21. Una grande operazione di forestazione urbana che proseguirà anche nei prossimi mesi.”