Albania, piena emergenza sisma: l’aiuto dell’Abruzzo

30 novembre 2019 | 09:19
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Albania, piena emergenza sisma: l’aiuto dell’Abruzzo

Continuano le operazioni dei soccorritori in Albania, giunti anche dall’Abruzzo. La Protezione Civile è pronta a partire. È emergenza.

Martedì pomeriggio l’autorizzazione, da parte del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, al Dipartimento regionale della Protezione Civile per mettersi a disposizione del Dipartimento nazionale, nell’eventualità di una richiesta d’intervento. Nel dettaglio, la richiesta – finora giunta al Dipartimento nazionale – riguarda l’allestimento di una tendopoli in grado di ospitare 250 terremotati.

Albania, la Protezione Civile d’Abruzzo non è ancora partita

Per quanto riguarda la Regione Abruzzo una delegazione, composta da 60 persone, tra personale del servizio di emergenza della protezione civile regionale e volontari, dal momento dell’autorizzazione è pronta a partire nell’arco di 24 ore, a seguito di una eventuale chiamata, al momento non giunta.

Sul territorio nazionale sono partite finora colonne della protezione civile di Molise e Puglia. Oltre a personale medico della regione Lombardia. 

Dall’Abruzzo, direzione Albania, lo snodo principale per la partenza dei soccorsi è costituito dall’Interporto di Avezzano, struttura di proprietà regionale, divenuto Centro Operativo Emergenza – COE – e coordinato dalla Protezione Civile nazionale.

All’interno dell’Interporto sono ospitati, tra gli altri, la Protezione Civile, il Soccorso Alpino e la Croce Rossa. Proprio due volontari della Croce Rossa sono partiti da Avezzano. Si tratta di due soccorritori del comitato di Cepagatti, che hanno raggiunto il centro di Durazzo. 

croce rossa
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Due, invece, le squadre di soccorritori della Croce Rossa partite da Avezzano. Soccorritori provenienti da fuori regione. Una colonna è partita la mattina dopo il sisma, la seconda è partita giovedì 28 novembre.

«Stiamo stabilendo un ponte di aiuti – ha spiegato alla redazione del Capoluogo Simone Mondini, responsabile della struttura per la Croce Rossa Italiana. «Quando ci viene chiesto un certo tipo di aiuto o materiale ci mettiamo automaticamente in moto. Tutto il coordinamento, comunque, è a capo del Dipartimento di Protezione Civile».

Fronte Vigili del Fuoco. Nessun pompiere è partito dall’Abruzzo, che ha partecipato alle attività di soccorso inviando, da Teramo, un SAPR, aeromobile a pilotaggio remoto o APR, comunemente detto drone.

Le operazioni di soccorso si stanno svolgendo in condizioni di difficoltà, a causa delle continue scosse che si ripetono con epicentro sulla costa settentrionale dell’Albania e del tempo che, almeno nella serata di giovedì, non è stato clemente. Un violento temporale si è abbattuto su Tirana, ostacolando le attività degli uomini impegnati nelle ricerche e nei soccorsi.

tendopoli durazzo
Terremoto Albania

Il bilancio dei morti, intanto continua inevitabilmente a salire. Sono 49 le vittime secondo gli ultimi dati ufficiali. Trovati la scorsa notte da soccorritori italiani una madre con i suoi tre figli, ormai privi di vita. 

Il Capoluogo si è collegato ieri, venerdì 29 novembre, in diretta con l’avvocato Agron Sefaj, residente in Albania con la sua famiglia. Il collegamento a due passi da una delle numerose tendopoli allestite per permettere ai residenti di dormire all’interno delle tende, lasciando le proprie abitazioni dove si sentono insicuri.