Fabrizia Di Lorenzo, tre anni dopo: la forza del ricordo

Il 19 dicembre saranno trascorsi tre anni dall’attentato di Berlino che spezzò la vita di Fabrizia Di Lorenzo. Nella cultura e nell’arte il suo ricordo.
“Il sorriso è il tuo testamento. Hanno provato a spegnerlo con l’odio, ma lo hanno scolpito nell’eternità”. È la frase che campeggia in bella vista sulla pagina Facebook dedicata a Fabrizia Di Lorenzo, che sarà ricordata, con il suo splendido sorriso, ancora una volta dalla sua città. Il testamento di Fabrizia, infatti, non è solo il ricordo di un viso solare e luminoso, ma anche quello di una cultura sulla quale Fabrizia aveva puntata per costruirsi un futuro lontano da casa, in Germania.
In sua memoria, infatti, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, sabato 14 dicembre al Liceo G.B. Vico di Sulmona, si svolgerà l’assegnazione delle Borse di Studio per il Premio Fabrizia Di Lorenzo. La cerimonia si terrà alla presenza della dirigente scolastica Caterina Fantauzzi, del Ministro per gli Affari Europei Vincenzo Amendola, del Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, di Fabrizio Politi dell’Università dell’Aquila, di Maria Paola Ioannucci a fare da relatrice.
A seguire, alle ore 12, avverrà la posa della prima pietra per l’opera “L’Albero dell’accoglienza”, nell’area verde antistante il Liceo Gian Battista Vico. L’opera – che segue di qualche mese il murale realizzato alle poste centrali di Sulmona – è stata realizzata dall’artista Alessandro Caetani. Un altro ricordo, eterno, di Fabrizia Di Lorenzo. Perché la forza di un ricordo non si spezzerà, neanche col tempo.