Celano, le forze in campo verso le amministrative

14 dicembre 2019 | 08:16
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Celano, le forze in campo verso le amministrative

Celano al voto in primavera. Fasi di dialogo tra le forze politiche. Posizioni a confronto.

Celano si presenta alla prossima tornata elettorale dopo quasi un ventennio di amministrazioni di centrodestra, legate a quella che è diventata l’era dell’onorevole Piccone. E chissà che la futura compagine amministrativa non abbia nuovamente un simile retaggio.

Ad oggi non è dato sapere se l’attuale primo cittadino deciderà per una candidatura bis. È lo stesso sindaco Santilli a dichiararlo alla redazione del Capoluogo. «Mancano ancora sei mesi alle elezioni, è prematuro parlare di un’eventuale candidatura». Stesso discorso per gli attuali assessori comunali.

Se è presto, allora, per fare previsioni, è altrettanto presto per il momento degli annunci sui nomi in corsa. I partiti, tuttavia, hanno cominciato a lavorare, almeno limitatamente alle fasi di dialogo. La certezza è che non saranno legati esclusivamente ai propri simboli, poiché, trattandosi di amministrative, in primo piano ci sarà la componente civica.

Celano, casa Centrodestra

Aspettando il voto di primavera i partiti di centrodestra appaiono disponibili a creare un tavolo di confronto. Non è escluso che una prima autoconvocazione ci sarà già prima di Natale.

Qualche giorno fa la presentazione del coordinatore del movimento di centrodestra Cambiamo, gruppo moderato che fa riferimento al senatore Gaetano Quagliariello. Si tratta di Luigi Ciaccia, di professione avvocato, già presidente dell’azienda Aciam.

Cambiamo va ad affiancarsi alle altre principali forze politiche di centrodestra: Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. La posizione sembra essere, grossomodo, unanime tra i partiti: non ci sono ancora accordi ufficiali, il primo passo sarà la creazione di un tavolo e poi si partirà con il confronto diretto tra i singoli gruppi. Tenendo aperta la porta ai movimenti civici che potranno riconoscersi nelle idee sostenute dal centrodestra.

La Lega, del segretario cittadino Andrea Rosa, è il primo partito secondo l’espressione delle preferenze delle ultime tornate elettorali. Probabilmente proporrà i suoi candidati, ma l’apertura al dialogo, almeno ad oggi, è totale. Tra le fila di Forza Italia – con Adelio Di Loreto segretario cittadino – appare defilata la figura di Antonio Del Corvo, che si tira fuori dal ruolo di protagonista alle prossime elezioni comunali. Fratelli d’Italia, attraverso il suo vice segratratio Enrico Vicaretti – sottolinea che “al di là dei simboli di partito, sarà presente la componente di parte civica“.

Resta da decifrare la posizione dell’onorevole Fabio Piccone. 

Celano, fronte Centrosinistra

Ruota soprattutto intorno al Pd la risposta del Centrosinistra, chiamato alla grande prova del riscatto. Un centrosinistra che – attraverso le parole del segretario cittadino Calvino Cotturone – continua a sostenere la tesi della necessità di un’amministrazione che “ritrovi il contatto con i cittadini”. Lavoro e meritocrazia saranno i punti sui quali si baserà il programma politico di un centrosinistra pronto a collaborare tra i singoli gruppi.

L’obiettivo, a medio termine, è quello di creare un unico movimento civico che ragioni su un programma incentrato sul cambiamento per Celano.

Restando a Sinistra c’è anche Rifondazione Comunista, con Vittoriano Baruffa punto di riferimento del movimento. Gruppo che, con ogni probabilità, unirà risorse ed energie al Pd Celanese. Per tentare una corsa che unisca le forze di sinistra, giungendo alla condivisione di un programma dai presupposti comuni.

Celano, il Movimento 5 Stelle

Ago della bilancia per le prossime comunali potrebbero essere, oltre alle liste Civiche, i 5 Stelle. Alle ultime amministrative del 2015 i pentastellati riportarono a casa un 9% di preferenze. Come si presentano ora, in vista delle prossime comunali? Il Movimento, attraverso il suo rappresentante Michele Baliva, fa sapere che è in corso una fase di valutazione, per sondare le posizioni delle altre forze politiche in campo. La speranza, da qui a primavera, è che ci sia un effettivo superamento tra posizioni di destra e di sinistra. Qualora non dovessero riscontrarsi chiusure, si potrà percorrere la strada di un’unione con quei gruppi che perseguono obiettivi condivisi tra le parti. Quasi impossibile, invece, credere nell’autosufficienza.