Provincia, a gennaio l’incontro con il ministro Fioramonti

18 dicembre 2019 | 15:40
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Provincia, a gennaio l’incontro con il ministro Fioramonti

Tavolo tecnico sulla ricostruzione delle scuole, le precisazioni della Provincia.

«In merito ad alcune notizie, diffuse sulla stampa, che riferiva della mancata partecipazione della Provincia dell’Aquila al tavolo tecnico sulle problematiche relative alla ricostruzione delle scuole nelle zone colpite dai sismi degli anni passati, – scrivono dalla Provincia – si precisa che, l’incontro programmato per le ore 15.00 presso la Scuola Mariele Ventre, con il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Lorenzo Fioramonti è stato annullato, giusta comunicazione inviata alla nostra segreteria alle ore 13.22 del 17 dicembre dalla segreteria del MIUR del Direttore Generale, riprogrammando lo stesso dopo le festività nel mese di Gennaio 2020».

«La Provincia dell’Aquila – sottolinea il presidente Angelo Caruso – è sempre intervenuta in tutti gli incontri – ed ha in questi ultimi due anni impresso un’accelerazione nel processo di ricostruzione delle scuole nella città dell’Aquila investendo nell’edilizia scolastica oltre 56 milioni di euro a bilancio. La nostra attenzione su questa problematica è una priorità assoluta, già rappresentata al Ministro Fioramonti lo scorso mese di Ottobre, chiedendo una strategia di governo che consentisse uno snellimento nelle procedure di appalto. Siamo stati, tra l’altro, presenti all’inaugurazione dell’anno accademico del GSSI in attesa di incontrare, nel pomeriggio il Ministro, appuntamento poi disdetto».

«Invito ad evitare strumentalizzazioni di sorta da parte dei comitati ed esponenti della sinistra – aggiunge il Vice Presidente, con delega edilizia scolastica, Vincenzo Calvisi – perché, al netto dei ritardi del passato, il lavoro che si sta portando avanti è notevole: al nostro insediamento due anni orsono non vi era di fatto nessuna procedura avviata sulle scuole, mentre ora abbiamo in corso importanti procedure di appalto su tutto il territorio provinciale. Quello che occorre, lo ribadiamo, sono norme che consentano procedure più snelle e la possibilità, se le province devono restare in piedi, di riavere personale soprattutto tecnico, invertendo la rotta della sciagurata riforma Renzi/Del Rio».