L’Aquila, Bilancio: ultima chiamata

19 dicembre 2019 | 12:40
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L’Aquila, Bilancio: ultima chiamata

L’ora delle “grandi manovre”: la maggioranza ha 24 ore di tempo per ricomporre le fratture interne. Riconvocata la I Commissione Programmazione e Bilancio.

Tutto da rifare in Commissione Bilancio per l’approvazione definitiva prima del Consiglio comunale di lunedì 23 dicembre. La riunione di questa mattina, infatti, è saltata per mancanza di numero legale. Oltre all’assenza della Lega, infatti, anche altri commissari di maggioranza sono mancati all’appello, determinando il rinvio della Commissione. Per la maggioranza di centrodestra, quindi, quello di domani sarà un banco di prova decisivo per la tenuta in vista dell’approvazione del Bilancio. Da verificare quali e quante assenze sono state determinate da questioni politiche.

Per quanto riguarda le assenze di Ersilia Lancia e Luciano Bontempo, nessun problema politico. Raggiunti telefonicamente dal Capoluogo.it hanno spiegato che si è trattato solo di qualche minuto di ritardo che non ha permesso loro di essere presenti in tempo utile per rispondere all’appello. Insomma, nessun tema politico per i due commissari pronti ad approvare il Bilancio nella seduta di domani.

Più delicata la questione che riguarda Roberto Junior Silveri, pure trattenuto da improrogabili impegni di lavoro, ma non è chiaro se sarebbe cambiato qualcosa senza gli stessi impegni. Nella seduta di ieri, infatti, Silveri è stato presente qualche minuto, senza partecipare alle votazioni. La posizione di Silveri si conoscerà domani, subito prima della riunione, nella conferenza stampa convocata per l’occasione. Al momento nessuna anticipazione, ma il travagliato iter politico all’interno della maggioranza dello stesso Silveri non lascia molte ipotesi sul campo.

Da verificare, infine, la posizione di Giorgio De Matteis, spesso in rotta di collisione con alcuni esponenti di Giunta, soprattutto con l’assessore Mannetti.

In attesa di capire come si svilupperà la Commissione di domani, la maggioranza di centrodestra ha 24 ore per ricomporre la difficile situazione. Tra ritardi “casuali” e malumori politici, infatti, il rinvio della Commissione appare come un ultimo tentativo di ricomporre il quadro politico segnato dal clamoroso strappo della Lega e dai malumori di qualche singolo esponente di maggioranza. Se le “grandi manovre” in corso in queste ore riconsegneranno una maggioranza unita, si verdrà domani, e a quel punto il bilancio di previsione potrebbe chiudersi già lunedì in Consiglio. Diversamente, servirà un ulteriore passaggio nel successivo “Consiglio di fine anno”, previsto per il 30 dicembre. Infatti, in sede di Consiglio – diversamente per quanto accaduto in Commissione – non basterà la maggioranza relativa, ma servirà quella qualificata, quindi con i voti della Lega, per approvare il Bilancio. Arrivare in Consiglio con la Lega ancora sul piede di guerra, quindi, sarebbe un azzardo e una ulteriore “prova di forza” che contribuirebbe ad esacerbare gli animi ancora di più. Per questo sembra proprio che la frattura debba ricomporsi prima della Commissione di domani. Anche perché l’ipotesi commissariamento, che interverrebbe senza l’approvazione del Bilancio, appare quantomai improbabile: troppo pesante una sconfitta del genere, per tutta la maggioranza, Lega compresa. Quindi si andrà necessariamente verso una ricomposizione; il tempo, però, corre in fretta.