Terremoto, risarcita ragazza estratta dalle macerie

Sentenza pilota per il terremoto dell’Aquila, risarcita una studentessa estratta viva dalle macerie della casa dello studente. Le è stato riconosciuto il disturbo della sindrome post traumatica da stress.
La ragazza venne estratta viva dalle macerie della Casa dello studente dove morirono 8 persone a seguito del terremoto; per questo alla studentessa è stato riconosciuto il disturbo della sindrome post traumatica da stress.
Per quanto riguarda le cause legate al terremoto dell’Aquila si tratta della prima sentenza del Tribunale con un riconoscimento ufficiale di questa patologia.
La ragazza è rimasta ore sotto le macerie, ha visto morire i suoi amici, una serie di situazioni, dovute al terremoto che le hanno segnato la psiche e per questo le spetta un risarcimento danni.
Come riporta Il Centro, questo, in sostanza, è stato affermato dai periti del tribunale e poi dallo stesso giudice, Monica Croci, che le ha riconosciuto un risarcimento di danni di circa 50mila euro attribuito in solido alla Regione, all’Azienda per il diritto allo studio universitario, assistite dalle loro assicurazioni, e ai 4 condannati nel penale per disastro e omicidio colposo con sentenza irrevocabile.
Si tratta di un riconoscimento la cui genesi giudiziaria trae origine da sentenze analoghe dei tribunali americani legati ai risarcimenti connessi all’attentato alle Torri gemelle l’11 settembre 2001.
La conseguenza di queste sindromi, per solito, è quella di non essere più predisposti a svolgere le attività di studio o lavoro con la inevitabile perdita delle occasioni che riserva la vita.
Le parti civili sono rappresentate dall’avvocato Wania Della Vigna i consulenti di parte sono stati i medici Domenico De Berardis e Massimo Casacchia. I periti del tribunale sono i medici Gabriele Mandarelli e Maria Rosaria Aromatario.