A14, l’incubo è realtà: Pescara – Ancona in 5 ore

Incubo A14 confermato: cinque ore tra Pescara ed Ancona nel primo weekend che segna l’inizio delle vacanze di Natale. L’appello unanime: “Il Governo intervenga”
Un incubo annunciatoe che presto si è tramutato in realtà: file interminabili su una sola corsia causa il sequestro di diversi viadotti da parte della Procura di Avellino, dopo la strage del bus del 2013.
Già nel ponte di Ognissanti le code chilometriche avevano mostrato quanto potesse diventare difficile la percorrenza sul tratto autostradale abruzzese e marchigiano: ma nella giornata di ieri si è raggiunto un record, purtroppo negativo.
A14: meno di 150 chilometri in 5 ore. In condizioni normali si impiega un’ora e mezza.
Nel corso della giornata, le code non hanno fatto che aumentare. Nelle Marche si sono registrati, a metà giornata, veri e propri ingorghi: 23 chilometri tra Civitanova e Grottammare, dove si viaggia a passo d’uomo, circa 9 chilometri tra Grottammare e San Benedetto del Tronto; in Abruzzo fino a undici chilometri di coda tra Giulianova e Pescara Nord, tre chilometri tra Pescara Ovest e Pescara Sud e un chilometro tra Lanciano e Val di Sangro.
Con il casello di Roseto degli Abruzzi chiuso perchè l’ultimo dei viadotti sequestrati (il Vomano) insiste proprio sull’uscita autostradale, la situazione sulla costa abruzzese è di forte difficoltà, con i mezzi pesanti a riversarsi sulla SS16 Adriatica insieme ai tanti automobilisti che, per evitare di rimanere bloccati in autostrada, hanno tentato la statale. E da domani i Tir torneranno sulle autostrade.
A14 da incubo: le reazioni
Veementi le reazioni nei territori: alle lamentele dei pendolari dei giorni scorsi, che avevano fatto presagire l’entità del disagio che è poi esploso in questi giorni di esodo, si sono aggiunte quelle di quanti si sono trovati in autostrada per ore senza poter fare altro che attendere. In sofferenza le imprese della Val di Sangro, sottolinea il sindaco di Atessa Borrelli:
Per la Val di Sangro, cuore pulsante dell’Abruzzo che produce, è diventato una sorta di martirio il sequestro dei viadotti dell’A14 tra la nostra regione e la Marche. Dalla Val di Sangro partono merci e produzioni che, con tir, camion e mezzi leggeri, rimangono imbottigliate nel traffico che va a rilento. Situazione che sta creando malumori e proteste, da parte delle imprese, in sofferenza. Il tratto abruzzese-marchigiano dell’autostrada A14 BO-BA, per la città di Atessa e per la zona industriale della Val di Sangro (35% del Pil regionale) , è vitale. È una delle vie di comunicazione principalmente usate dalle aziende di logistica e trasporti.
“Si metta fine a una situazione di gran confusione dovuta a provvedimenti contraddittori sul traffico pesante” dice la deputata Dem Stefania Pezzopane.
“Il Gip di Avellino hadissequestrato alcuni viadotti marchigiani, per cui si tratta di capire se non sia da dissequestrare anche il viadotto attiguo al casello di Roseto. Già venerdì era stato un incubo con le centinaia di Tir in fila sulla Statale 16 a causa della chiusura del traffico pesante del tratto Pescara Nord /Atri. E cosa accadrà lunedì quando torneranno i Tir sulla statale? I sindaci di Pineto, Roseto, Silvi – aggiunge la deputata Pd – vanno sostenuti. Questa vicenda diventa ogni giorno più assurda, situazione kafkiana, con la magistratura che sequestra i viadotti, Autostrade per l’Italia che rivendica di aver fatto ogni cosa per evitare il sequestro, i provvedimenti di inibizione ai mezzi pesanti che scaricano il traffico pesante sulla statale, i sindaci che si trovano nel cuore dei loro territori una situazione da incubo, gli utenti dell’autostrada che percorrono l’autostrada continuando a pagare come se nulla fosse, nonostante il percorso sempre più da incubo. Al governo chiedo di intervenire per trovare una soluzione. Non se ne può più”