Biondi, quale maggioranza Possibile

Comune, maggioranza e opposizione allo sbando. Ma la partita non è circoscritta a L’Aquila. Lo scenario dopo l’approvazione del Bilancio.
Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, insieme all’assessore al Bilancio e vicesindaco Raffaele Daniele, ha raggiunto un risultato che si può definire “storico”, ovvero l’approvazione del Bilancio di previsione entro dicembre. Non accadeva ormai da 25 anni. Un risultato straordinario, quindi, ma a che prezzo?
Il primo dato emerso dal Consiglio comunale di ieri è che la maggioranza di centrodestra non aveva i numeri per assicurare il numero legale per l’approvazione del Bilancio. In sostanza, se Biondi avesse dovuto fare affidamento solo sui consiglieri di centrodestra, lo storico risultato di ieri non sarebbe mai arrivato: Consiglio chiuso prima di iniziare. Al primo appello, infatti, tutti pronti per i preparativi della Vigilia: poco più di una decina i consiglieri presenti (con l’opposizione che naturalmente non ha risposto all’appello). Il “colpo di scena”, alla seconda chiama, con i consiglieri de Il Passo Possibile, che hanno risposto all’appello, garantendo così l’avvio dei lavori
Se Atene piange, Sparta non ride: maggioranza e opposizione allo sbando.
Se è vero com’è vero che la maggioranza di centrodestra non aveva nemmeno la forza di iniziare il Consiglio, l’opposizione – con la mossa de Il Passo Possibile che ha consentito l’avvio dei lavori – ha mostrato tutta la sua fragilità. I toni si sono subito alzati, con l’intervento di Giustino Masciocco che ha parlato di una “nuova maggioranza”. Apriti cielo. Tra repliche, nuove accuse più o meno velate, sono riemerse questioni politiche mai risolte all’interno dell’opposizione, che si porta dietro gli strascischi della sconfitta elettorale – numeri alla mano – inspiegabile, se non con qualche problema interno alla coalizione di centrosinistra. Problemi riemersi con forza durante l’ultimo Consiglio.
Biondi, quale maggioranza Possibile?
Non c’era però solo la questione del numero legale. Il Bilancio, infatti, non sarebbe mai potuto passare senza l’approvazione dei documenti propedeutici, alcuni dei quali da approvare a maggioranza assoluta. Impossibile, senza i voti della Lega. E qui si inserisce il secondo dato politico: ovvero la defezione della consigliera Tiziana Del Beato, che non ha seguito gli ordini di scuderia, partecipando ai lavori e votando tutti i provvedimenti, garantendo la maggioranza necessaria. Quindi la decisione, inevitabile, di aderire al Gruppo misto.
Stando così le cose, è chiaro che il sindaco Biondi ha messo in conto di “fare a meno” della Lega. O almeno ha voluto lanciare chiaro un messaggio: tutti utili, nessuno indispensabile. A questo punto la Lega non potrà far finta di nulla. Se il precedente braccio di ferro ha portato a quanto accaduto ieri in Consiglio, è chiaro che il partito di Salvini dovrà alzare il tiro. Chissà che non lo faccia in Regione, dove pure è prevista una seduta sul Bilancio. D’altra parte è evidente che i problemi politici nel centrodestra aquilano non sono circoscrivibili a dinamiche strettamente locali. Il parlare a nuora, perché suocera intenda, è prassi consolidata in politica. E dopo il Consiglio comunale la suocera ha sicuramente inteso. Da verificare la reazione.