Gran Sasso, “ghiaccio e vetrificato le insidie in quota”

27 dicembre 2019 | 12:56
Share0
Gran Sasso, “ghiaccio e vetrificato le insidie in quota”

Dopo l’ultima tragedia sul Gran Sasso e i tre morti, la guida alpina Marco Iovenitti raccomanda la massima prudenza.

Franca Di Donato, Ryszard Barone e Andrea Antonucci: questi i nomi delle tre vittime della montagna che tanto amavano.

Per questo motivo e per far in modo che questi incidenti non accadano più, è intervenuto Marco Iovenitti, una guida alpina che ha scritto a riguardo un post sul suo profilo Facebook.

Nell’ultimo mese, in montagna, sono morte 7 persone, un vero e proprio bilancio di guerra che accende l’attenzione sui rischi e i pericoli che si celano dietro al montagna, soprattutto durante questo periodo dell’anno.

“In genere non scrivo questo tipo di messaggi, ma come guida alpina mi sento questa mattina di doverlo fare. Purtroppo oggi non è un ‘Buon Giorno’ per le montagne di casa. Visti i numerosi incidenti (anche mortali) di questo ultimo mese, volevo fare una fotografia attuale del Gran Sasso”.

La montagna è MOLTO INSIDIOSA questo periodo: da 1000 a 1600/1700 metri circa, pendii esposti a SUD, praticamente senza neve ed in veste estiva. Da 1800 a 2900 metri circa, presenza di manto nevoso (anche di piccolo spessore e non continuo) e di GHIACCIO (e VETRATO) su tutti i versanti”.

“Pendii al di sotto dei 1800 metri esposti a Nord, Nord-Est, Nord-Ovest (che prendono poco sole) presentano la medesima situazione.
I forti venti di garbino dei giorni scorsi uniti alla pioggia caduta violenta anche a quote di 2100/2200 metri hanno letteralmente vetrificato tutti i pendii, anche quelli dove non c’è manto nevoso. Frequente la presenza di placche ventate rigide, poggianti su neve ghiacciata (o ghiaccio vivo). Bisogna prestare, quindi, la MASSIMA ATTENZIONE!!”.

“Muoversi rigorosamente con attrezzatura adeguata, avere ottime conoscenze delle tecniche alpinistiche e dei pericoli oggettivi.
Non sottovalutare alcuna situazione!”.