Jemo ‘Nnanzi presenta il calendario 2020

Il calendario di Jemo ‘Nnanzi; 12 mesi accompagnati dagli scatti dei ruggenti anni’20 sulla “Magnifica Citade” e il suo comprensorio.
Anche quest’anno il calendario avrà il suo solito fascino retrò, realizzato utilizzando foto e immagini che risalgono ai ruggenti anni ’20 e ricordano la “Magnifica Citade” insieme al suo comprensorio.

L’anno scorso in occasione del decennale dal sisma 2009 il calendario si chiamava “Com’era, Com’è. L’Aquila 2019” e si presentava come uno spaccato tra immagini d’epoca sulla città dell’Aquila nei suoi “anni d’oro” e lo stato attuale, ferita e colpita duramente al suo cuore storico dalla furia distruttrice del sisma.
Come ogni anno l’associazione Jemo ‘Nnanzi, nata dopo il terremoto, ha legatoil calendario a un progetto “solidale”.
L’anno scorso con il ricavato del calendario l’associazione aveva deciso di contribuire al restauro dello stemma della Torre Civica, mentre quest’anno c’è la volontà di realizzare un presepe permanente con delle statue a grandezza naturale da donare alla città.
“Perchè proprio un presepe? A dicembre 2009, durante il primo Natale post sisma ricevemmo dal Trentino in prestito un presepe meraviglioso ed incredibile che fu messo nel Parco del Castello, dove oggi c’è l’Auditorium Renzo Piano”, ricorda Cesare Ianni, avvocato aquilano e presidente dell’associazione al microfono del Capoluogo.

“In ricordo proprio di quel presepe – chiarisce – abbiamo pensato di legarlo al suo significato profondo, di rinascita e di speranza e di farne fare uno simile da grandi artisti e artigiani, quasi fosse un piccolo tesoro della città”.
Quindi, quest’anno, con il ricavato del calendario, verrà innanzitutto acquistata una statua in legno a grandezza naturale di Gesù Bambino, che verrà poi donata al Comune, mentre la mangiatoia verrà realizzata con i resti di legno recuperati da immobili lesionati dal terremoto.
Il calendario è acquistabile presso Art Caffè, Libreria Polarville, Libreria Mondadori, edicola Fontana Luminosa, La Luna.