La forza della solidarietÀ

Avis, un tir di regali per i bambini aquilani

Natale 2009, arriva a L’Aquila un tir di giocattoli per i bambini aquilani, donati dall’Avis Torino e Avis Piemonte. Nasce L’Avis L’Aquila.

AVIS L’AQUILA – Natale 2009, i bambini aquilani conobbero l’Avis, nell’insolita veste di Babbo Natale. Dieci anni fa, a pochi mesi dal terremoto dell’Aquila, arrivò il primo Natale per i bimbi aquilani.
Erano mesi bui per quei bambini, sballottolati tra tende e macerie, costretti a vedere le lacrime sui volti dei loro familiari increduli.

Natale 2019 ha segnato dieci anni da quando l’Avis di Torino, con il sostegno dell’Avis regionale del Piemonte, inviò 3000 giochi di ogni genere per i bimbi aquilani terremotati. Giocattoli che furono distribuiti nella galleria  del Centro commerciale L’Aquilone, che in quei mesi fu il punto di riferimento per la popolazione terremotata.

Fu il Natale dell’immediato post sisma a far conoscere all’Aquila l’Avis. Proprio L’Aquila era l’unico Capoluogo di regione a non avere una sede Avis.

La redazione de IlCapoluogo, che all’epoca risiedeva in due container nel parcheggio dell’Aquilone,  si mise a disposizione dei volontari Avis per diffondere la notizia e anche per aiutare nella distribuzione.

Da quegli scatoloni di giocattoli, divisi per sesso e per età, è uscito anche un nuovo affetto degli aquilani verso l’Avis. Da lì – e dai dieci giorni che i volontari Avis hanno trascorso dentro un Tir (il tempo necessario alla distribuzione dei giochi) – il passo è stato breve, ed è nata l’idea di costituire l’Avis comunale L’Aquila.

Il presidente regionale Pasquale Colamartino, insieme a Domenico Leone e ad altri componenti il direttivo regionale e nazionale, si attivarono.

L’inizio dell’attività fu possibile grazie all’aiuto di molti volontari, aquilani e non. L’ex direttore dell’ipermercato Conad, presente nel Centro Commerciale L’Aquilone, Andrea Bausano, torinese e volontario dell’Avis di Torino, ha contribuito a rendere possibile la creazione della costituenda sede aquilana con Giuseppe Gallucci, imprenditore aquilano; Antonello Passacantando, insegnante e politico, e Roberta Galeotti, direttrice del Capoluogo.

Ama

«Prezioso fu il contributo dell’Avis di Forlimpopoli, che sostenne economicamente l’avvio del percorso per la nuova Avis comunale», spiega l’ex consigliere nazionale Domenico Leone ai microfoni del Capoluogo.

”L’Avis a L’Aquila non esisteva, ma fummo sbalorditi dal calore dell’abbraccio dell’immenso mondo Avis – ci spiega Roberta Galeotti, nell’insolita veste di primo Presidente dell’Avis L’Aquila -. Personalmente ho vissuto con grande commozione la generosità dell’Avis Torino verso i bambini aquilani. Ricordo i miei figli, che all’epoca avevano 6 e 3 anni, come scartarono felici quei pacchi. Quando i vertici nazionali e regionali mi chiesero di fondare L’Avis L’Aquila, mi sono sentita in dovere di accettare, per ricambiare la loro generosità!

L’Aquila è stata protagonista di eventi e di raccolte fondi Avis in tutta Italia: nei mesi a seguire sono stata invitata come Presidente dell’Avis L’Aquila in manifestazioni di rilevanza nazionale a Torino, a Varese, a Luino, a Milano, a Forlimpopoli, ad Atessa.

Ama

Ho avuto l’onore di conoscere il calore della grande famiglia Avis e di sentirne l’abbraccio rassicurante. In ognuna di queste città – conclude Roberta Galeotti – ho potuto sentire l’affetto ed il rispetto, che le comunità provavano verso gli aquilani. Dal canto mio ho cercato di portare in giro per l’Italia la testimonianza di un popolo tenace ed orgoglioso, ma profondamente ferito, che la penetrazione de IlCapoluogo mi consentiva di conoscere nella parte più intima. In quei primi mesi del 2009, infatti, la redazione pubblicava una lettera al giorno con storie scritte per esorcizzare il dolore e la paura.

Luce, speranza e aiuti concreti arrivarono da tutta Italia. Una solidarietà alla quale anche l’AVIS nazionale – con il sostegno di tutte le sue sedi e i suoi donatori – rispose con generosità e determinazione”.

La raccolta fondi avviata dall’Avis nel post terremoto del 2009 è arrivata a oltre 800mila euro. Fondi con i quali sono stati realizzati diversi interventi, come ricorda ancora Domenico Leone. «Una delle iniziative dell’Avis è stato il finanziamento degli arredi e della tensostruttura sportiva polivalente della residenza universitaria San Carlo Borromeo, che ospita studenti di qualsiasi confessione di ogni provenienza geografica. Inoltre sono stati consegnate alla mensa universitaria della ex caserma Campomizzi dell’Aquila, all’Azienda per il diritto allo studio dell’Aquila e alla comunità universitaria, nuove attrezzature da cucina. Un altro intervento targato Avis è stato l’investimento per l’arredo della Casa dello Studente di Scoppito».

L’Avis comunale L’Aquila viene fondata a Febbraio 2010, primo presidente pro tempore Roberta Galeotti che ha organizzato, insieme all’allora direttore del servizio di Immunoematologia dell’ospedale di L’Aquila Luigi Dell’Orso, e alla dottoressa Anna Rughetti, la prima donazione di sangue, effettuata il 20 febbraio 2010 in una tir emoteca, prestata dall’Avis Campania, e il cui primo donatore fu il prefetto di L’Aquila Franco Gabrielli.

Ama

Ad oggi i donatori dell’Avis dell’Aquila sono quasi 600. L’associazione ha intessuto rapporti collaborativi con scuole e università e, ovviamente, con il Centro Commerciale L’Aquilone, dove si trova la sede. Può contare, inoltre, sul sostegno dei volontari di servizio civile e dell’Avis provinciale e regionale.

Presto il traguardo dei dieci anni anche per L’Avis L’Aquila, una delle tante belle pagine della rinascita dell’Aquila, a cui il Capoluogo ha contribuito con dedizione e rispetto.