Verdeaqua, i soci dipendenti: “Nessun problema con la tredicesima”

9 gennaio 2020 | 14:02
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Verdeaqua, i soci dipendenti: “Nessun problema con la tredicesima”

I soci dipendenti della cooperativa Verdeaqua Nuovi Orizzonti smentiscono la nota del sindacato sui problemi dei pagamenti. Il sindacato replica: Cooperativa attenta a smentire, ma meno attenta a rispettare l’AG”.

“I Soci dipendenti della cooperativa Verdeaqua Nuovi Orizzonti intendono, ancora una volta, dissociarsi da quanto affermato dal sindacalista Simone Tempesta”. Così i soci in una nota che riscostruisce la vicenda: “Ad onor di cronaca, si precisa che, a seguito della decisione assembleare del 14 dicembre 2015 e al fine di far fronte ad una crisi aziendale, i soci decisero all’unanimità di ricapitalizzare la cooperativa rinunciando ad un importo pari alla tredicesima mensilità (criterio utilizzato per rendere la stessa rinuncia equa alle ore lavorate durante l’anno). A tal riguardo nel dicembre 2016, ci si trovava a discostarsi dalle stesse dichiarazioni del suddetto. I soci dipendenti portano a conoscenza che, nell’assemblea del 16 dicembre 2019, il consiglio di amministrazione ha comunicato le probabili difficoltà circa il pagamento della tredicesima mensilità dovute a tempistiche tecniche legate ad enti terzi, impegnandosi a ridurre i tempi d’attesa. Il giorno 3 gennaio la presidente Annalisa Manella, con messaggio diretto a tutti i soci, si scusava per il disagio arrecato, portando a conoscenza che il pagamento della tredicesima mensilità sarebbe avvenuto entro il sette gennaio cosi come verificabile da versamenti bancari”.

“Tali circostanze e le dichiarazioni rese dal sindacalista Tempesta, – proseguono i soci – senza tener conto di quelle che sono le modalità di gestione poste in essere dal nuovo C.D.A. che, sin dal primo periodo d’insediamento ha regolarizzato le tempistiche relative ai pagamenti, instaurando un clima di sicurezza retributiva che garantisse ai lavoratori maggiore stabilità economica rispetto alle gestioni precedenti, ledono l’immagine della cooperativa e di ciascun socio-dipendente che quotidianamente si impegna al fine di garantire un servizio concreto e professionale alla collettività”. La nota si chiude con l’invito al rappresentante sindacale a “verificare in maniera adeguata le reali condizioni attinenti alla cooperativa”.

Cooperativa Verdeaqua, il sindacato

“La Cooperativa Verdeaqua Nuovi Orizzonti, ancora una volta, l’ennesima, si appalesa oltremodo premurosa nel rendere smentite, ma non altrettanto solerte a rispettare le decisioni dell’Autorità Giudiziaria. Premessa la riserva di ogni atto di tutela nei confronti dei sottoscrittori della nota diffamatoria diffusa a mezzo stampa, è utile ripercorrere, documentalmente, gli occorsi”, scrive in una nota la rappresentanza sindacale.

“La delibera dell’assemblea dei soci che ha statuito la rinuncia alla tredicesima mensilità 2015 (e poi 2016) non è una delibera conforme al principio di inderogabilità in pejus del trattamento economico minimo previsto dalla normativa nazionale e dal CCNL di categoria, mancando i requisiti di eccezionalità, effettività e temporaneità dello stato di crisi aziendale ai sensi della L. 142/2001 e s.m.i. e del Regolamento della cooperativa ex art. 9 nonché la precipua deliberazione prevista dalla stessa L. 142/2001 del cd “piano di crisi aziendale” mai dichiarato dalla Verdeaqua Nuovi Orizzonti”.

“A statuire la non validità dei contenuti di quella delibera non è certo lo scrivente sincato, che ha più e più volte tentato invano un bonario componimento delle vertenze in essere, ma un’autorità ben più competente. Il Giudice del Lavoro, infatti, ha ritenuto illegittima la delibera con conseguente condanna della Cooperativa a restituire le somme indebitamente trattenute e al pagamento delle spese di lite per un totale complessivo attuale che ammonta a circa € 28.000,00 ”carte alla mano”, debito che la Verdeaqua non ha ancora onorato”.

“Si sottolinea che ad oggi, 9.1.2020, non risultano ancora accreditati, almeno alla stragrande maggioranza dei lavoratori, gli stipendi del mese di novembre e dicembre, né la tredicesima mensilità 2019. Non essendo poi chiaro il motivo per il quale alcuni soci si risentano delle tutele offerte si provvederà a verificare se ci siano state o meno ‘elargizioni preferenziali’. Si coglie da ultimo l’invito formulato dalla Verdeaqua di verifica, e ciò verrà fatto a mezzo di tutti gli strumenti offerti e consentiti dalla legge, delle ‘condizioni reali attinenti alla Cooperativa’, sulle quali sinora si era sorvolato dando per presupposto che le modalità di gestione siano quelle previste nel capitolato d’appalto, in ragione del quale ha visto affidarsi i servizi da parte del Comune dell’Aquila“.