Respira il Gran Sasso, vivere la montagna d’inverno

L’intervista al presidente dell’Associazione Respira il Gran Sasso, Antonio Scipioni. I corsi per vivere la montagna, anche d’inverno.
“Lo scopo principale è avvicinare quanta più gente possibile alla montagna: donne, uomini, ragazzi, principianti, ma anche esperti che vogliono partecipare a nuove attività. Ci sono corsi per tutti. L’obiettivo del nostro lavoro resta sempre lo stesso: insegnare a muoversi in montagna in sicurezza” – dichiara a IlCapoluogo.it il presidente dell’associazione Respira il Gran Sasso, Antonio Scipioni.
Perché iscriversi a un corso?
“È l’ideale per chi ama frequentare la montagna anche durante il periodo invernale, quando il massiccio del Gran Sasso e l’intero territorio circostante rappresentano un ambiente privilegiato per l’apprendimento anche pratico delle metodiche alpinistiche“. L’associazione, nata nel 2012, si concentra su aspetti e tecniche dell’escursionismo e alpinismo nelle varie forme. “E non si ferma mai. Proponiamo corsi per tutto l’anno, in ogni stagione perché col nostro lavoro cerchiamo di vivere la ricchezza che la natura cioffre anche al fine ricreativo in un ambiente naturale incontaminato e di irripetibile bellezza”.

Ingredienti fondamentali per andare in montagna?
“Sicurezza, anche se è impossibile azzerare i rischi. Professionalità, il che vuol dire affiancarsi a una guida alpina. Esperienza, che si fa con il tempo e con la pratica. La maggior parte degli incidenti in montagna sono dovuti a superficialità e poca esperienza. Noi offriamo guide alpine, professionisti del settore che educano alla montagna. La guida alpina è l’unica figura in grado di farlo”.
La cronaca in montagna, soprattutto in Abruzzo, in questi mesi ci ha raccontato tante tragedie.
“È un periodo particolare, in gergo viene denominato vetrato, ovvero la presenza di lastre ghiaccio su tutti i pendii già prima di raggiungere i duemila metri di quota e anche su quelli dove non c’è neve. Non possiamo mettere semafori rossi in montagna, solo prestare massima attenzione”.

Attenzione sì, ma anche attrezzatura adeguata. Anche di questo si parlerà durante i corsi?
“Certamente. L’attreezzatura deve necessariamente essere presa in considerazione. Deve essere adeguata prima di tutto, subito poi bisogna conoscerla ed essere in grado di utilizzarla”.
Il Gran Sasso, come se la passa a livello turistico?
“Tra alti e bassi. Mancano molte cose. O meglio le potenzialità non sono sfruttate al massimo. Dal mio punto di vista posso dire che investire in questo progetto equivale a dare un poco di ossigeno all’economia del territorio. Andare in montagna significa anche: persone che prendono la funivia, che comprano attrezzatura da montagna, che frequentano strutture ricettive. Questo anche è un modo per parlare di sviluppo turistico del comprensorio”.
I corsi di Respira il Gran Sasso saranno presentati mercoledì 15 alle ore 17 presso la sala conferenze del Comitato Provinciale del CONI di L’Aquila Via Montorio al Vomano.





