Omicidio Barisciano, iniziate perizie sulle tracce di sangue

Stanno iniziando le perizie sulle tracce biologiche ritrovate sul luogo del delitto per dare un volto all’assassino di Paolo D’Amico, ritrovato senza vita nella sua casa di Barisciano.
Un omicidio feroce, l’uomo è stato colpito diverse volte alla testa e al torace, probabilmente fuori casa e poi riportato dentro; sembra che non sia stato un solo uomo ad agire, ma due.
Paolo D’amico era un dipendente dell’Asm; conduceva una vita molto tranquilla e abbastanza isolata. Anche per questo, non avendo movimenti particolarità in questi mesi non è stato ancora possibile risalire all’identità dell’assassino e un movente chiaro per l’omicidio.
I carabinieri dei Ris in questi giorni cominceranno le indagini peritali sulle tracce ematiche rinvenute sia sul corpo di Paolo D’amico che su alcuni oggetti prelevati dalla sua abitazione.
Una piccola traccia di dna era stata già trovata nelle scorse settimane sul corpo della vittima; sempre nelle prossime settimane dovrebbe esserci il confronto con il dna di alcuni sospettati.
Come riporta Il Centro, si continua a parlare di un delitto d’impeto e non pianificato; probabilmente legato a debiti non onorati.
Una delle piste portate avanti aveva ipotizzato anche che la vittima era stata a cena con il suo assassino poco prima dell’omicidio.
Tante le persone sentite in questi mesi: i pochi amici e i conoscenti di D’Amico e anche i colleghi di lavoro.
I familiari di Paolo D’Amico sono assistiti dagli avvocati Francesco e Antonio Valentini.