Festival Incontri, Barbagallo: L’Aquila laboratorio fascista

23 gennaio 2020 | 09:52
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Festival Incontri, Barbagallo: L’Aquila laboratorio fascista

Silvia Barbagallo a L’Aquila con Zerocalcare: non “scoppia la pace” con il sindaco Biondi. Bordate e accuse da quelli che sarebbero dovuti essere i protagonisti del Festival degli Incontri

A giudicare dalle bordate arrivate al sindaco Biondi dal tavolo dei relatori  (presenti BarbagalloZerocalcare, l’ex presidente del Tsa Annalisa De Simone in quanto ideatrice del Festival e il giornalista Nello Avellani), l’incontro organizzato nella libreria Colacchi si è presto spostato più sul piano politico che su quello culturale.

Un incontro molto partecipato, quello di ieri, e che ha visto tra il pubblico gran parte del centrosinistra cittadino, passato e presente: dagli On. Lolli e Pezzopane all’ex sindaco Cialente, passando per i consiglieri Palumbo e Di Benedetto. 

I protagonisti di quello che sarebbe dovuto essere il Festival degli Incontri hanno inteso rispondere all’invito di alcuni cittadini che chiedevano il regolare svolgimento della manifestazione: e non le hanno certo mandate a dire nonostante il ramoscello d’ulivo porto dal sindaco Biondi in un videomessaggio.

Proprio dalla sala della libreria Colacchi è arrivata la risposta della diretta interessata: un sostanziale no, nel quale ha ribadito la propria posizione per quanto accaduto per il Festival degli Incontri, confermando l’impegno a “non farlo morire”. “Ho trovato assolutamente inadeguato quel video del sindaco; non voglio far polemiche ma qualche mese fa mi ha rivolto epiteti poco cortesi, mi ha definito una persona poco professionale, non in grado di poter portare contenuti culturali in questa città”.

Ma Barbagallo, che pur affermava di non voler fare polemiche, si è tolta più di un sassolino dalla scarpa, arrivando a pronunciare una frase che non lascia spazio a interpretazioni:”ho l’impressione che sia qui in corso un laboratorio fascista”.

Lo scontro “è avvenuto su temi legati ai contenuti del Festival e in particolare sui nomi di Zerocalcare e Saviano, non digeriti dal sindaco. Io non ho accettato di toglierli dal programma, rivendicando la libertà della direzione artistica. Ho ricevuto degli attacchi da parte di Biondi e Meloni di una violenza inaudita, una cosa che non si era mai vista”.

Sui 700mila euro poi, precisa di non aver chiesto lei uno stanziamento così ingente di fondi, ma che è stato deciso dal Ministero. Fondi che comunque non sono andati perduti ma verranno utilizzati grazie all’impegno del Ministro Franceschini.

Sulla partecipazione al dossier su L’Aquila capitale della Cultura, ha poi aggiunto: “Non mi ha fatto certo piacere questo tipo di apertura da Biondi, avrei preferito che non avesse abbattuto il Festival”.

zerocalcare

Il fumettista Zerocalcare ha sottolineato: “Sono qui in solidarietà con gli organizzatori del Festival, sono di Roma quindi non mi metto a sindacare su come viene amministrata L’Aquila, ma non mi stupisce che un amministratore locale cerchi di orientare la vita politica e culturale secondo la sua visione, per quanto antitetica alla mia, mi rendo però conto che a L’Aquila c’è anche chi vuole un altro tipo di socialità e di cultura”.

A prendere la parola anche Annalisa De Simone, che ha sottolineato di aver iniziato a parlare del festival due anni fa, con il sindaco Cialente e successivamente con il sottosegretario Vacca. “Ci sono polemiche sui costi. I fondi stanziati sono una grande opportunità e con i tanti  eventi  in programma ci sarebbe stata una partecipazione da tutto il Paese, con una  campagna promozionale mirata ed efficace a livello nazionale. Non  capisco perché questo non sia stato preso in considerazione dal sindaco”

Bordate e pace non fatta,: ma era prevedibile, considerate le posizioni antitetiche in campo.