Centro sperimentale cinematografia, il giallo del corso di reportage

31 gennaio 2020 | 12:17
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Centro sperimentale cinematografia, il giallo del corso di reportage

7 sono i ragazzi ammessi al corso di reportage del Centro di sperimentale di Cinematografia dell’Aquila; ad anno iniziato ancora non c’è una data per l’inizio del corso.

Ancora “sospesi” i 7 ragazzi, provenienti anche da fuori regione che hanno passato la selezione e che da 6 settimane attendono ancora di sapere quando comincerà il corso di reportage audiovisivo.

Il bando, che ha visto gradualmente prorogare la scadenza da metà settembre al 4 novembre 2019, prevedeva per l’ammissione al corso di reportage, l’invio, in forma anonima, di elaborati inerenti il reportage da parte di ogni candidato.

Secondo quanto riferito dai 7 ragazzi, in una mail inviata alla redazione de Il Capoluogo, nonostante le selezioni, il corso di reportage non ha ancora una data di inizio, dal momento che, sempre secondo quanto riferito, la Regione Abruzzo, non avrebbe ancora erogato i fondi necessari.

Il dato di fatto è che, ad anno iniziato, questi ragazzi, con nessuna possibilità di iscriversi altrove, non hanno notizie.

Di seguito la mail inviata alla redazione del Capoluogo:

“Dopo la prima selezione dei vari reportage, 14 candidati hanno ricevuto via mail la convocazione da parte della scuola per i colloqui individuali, fissati tutti per martedì 19 novembre 2019 all’Aquila.

I colloqui si sono svolti con una commissione composta da docenti, personale di segreteria e direttore didattico della scuola.

In data 25 novembre, sono risultati ammessi al seminario propedeutico di due settimane 11 dei 14 candidati.

A presentarsi al corso, tenutosi dal 2 al 13 dicembre 2019, presso la sede della Scuola Nazionale di Cinema in via Rocco Carabba all’Aquila, sono stati in sette.

Nel mese di dicembre, come avvenuto in tutte le sedi distaccate del CSC, gli aspiranti allievi, si aspettavano la pubblicazione degli idonei sul sito; quindi gli ammessi definitivi al corso ordinario per il triennio 2020-2022, con inizio previsto per il 20 gennaio 2020.

Adriano Baldi, Camilla Deidda, Luca Draoli, Gabriele Iannoli, Marlon Sartore, Chiara Stravato, si ritrovano dal 13 dicembre senza alcuna notizia relativa ai risultati del bando.

Fiduciosi di ricevere prima o poi notizie, nel frattempo hanno cercato di trovare soluzioni abitative nel capoluogo abruzzese, data la grande distanza dalle città di provenienza.

A seguito di innumerevoli solleciti telefonici, il 13 gennaio 2020 è arrivata una mail dal Dottor Marcello Foti, direttore della Sede Abruzzo del Centro Sperimentale di Cinematografia (protocollata con numero 195/20), che addossava ogni responsabilità del mancato avvio del corso alla Regione Abruzzo che non aveva ancora stanziato i fondi previsti per l’anno 2022, assumendo lui stesso un atteggiamento prudenziale. Da quella comunicazione nient’altro.

Oggi rimane difficile agli studenti comprendere come mai allora si sia aperto un bando pubblico senza coperture economiche e come possa accadere che l’istituzione che lo promuove si sia “dimenticata” di rendere noti gli esiti.

Ancora più difficile è comprendere come i finanziamenti stanziati dalla Regione Abruzzo, 250.000 euro l’anno (garantiti per il 2020 e il 2021), verranno sfruttati dalla scuola che in questo momento conta solamente tre allievi e il prossimo anno, senza esiti dal bando, zero.

Per gli aspiranti allievi del Centro, nessuna strada alternativa rimane percorribile ad anno accademico iniziato, nessun ateneo ha la possibilità di fare iscrivere nuovi studenti.

Questa mala gestione ha influito in una perdita di un intero anno, dovendo loro rinunciare anche a possibili proposte di lavoro oltre ai veri e propri danni morali.

I ragazzi adesso sperano che le istituzioni che finanziano la Sede Abruzzo del Centro Sperimentale di Cinematografia (Regione Abruzzo, Comune dell’Aquila e Mibact) prendano una posizione, in considerazione di quello che sta avvenendo.

Non solo è necessario sollecitare la scuola a fare chiarezza su un bando pubblico, ma giusto è comunicare alla collettività di come i finanziamenti vengano gestiti.

La Regione Abruzzo nella persona dell’Assessore regionale Mauro Febbo ha abbracciato la causa promettendo di fare luce sull’accaduto”.

La risposta del direttore del Centro sperimentale di cinematografia Marcello Foti:

“si fa riferimento alle informazioni riportate a mezzo stampa riguardo alla presunta mancata attivazione dei corsi didattici della sede dell’Aquila del centro Sperimentale di cinematografia. Tali informazioni non sono del tutto veritiere e, dunque, meritano di essere opportunamente precisate.

I corsi ordinari relativi al secondo e terzo anno della scuola nazionale di cinema sono partiti regolarmente all’inizio di gennaio, sulla base dell’accordo in convenzione rinnovato con la regione Abruzzo per il triennio 2019/2021. Non ha preso, invece, avvio il corso del triennio 2020/2022, stante la mancata copertura, anche finanziaria, dell’ultima annualità. Di tale circostanza si è provveduto a dare tempestiva informativa alla regione stessa, chiedendo di manifestare – seppure, in questa fase, anche in modo informale – la volontà di consentire il completamento del triennio mediante la copertura finanziaria anche dell’annualità 2022.

Il ritardo nell’avvio del corso è dovuto semplicemente alla mancanza di riscontro sulla questione da parte della regione.

Tuttavia, anche al fine di evitare ulteriori disagi agli allievi che hanno partecipato alle selezioni del corso in questione e di non vanificare l’impegno da loro profuso nella preparazione

– d’intesa con il presidente e con il direttore generale della fondazione – si è deciso di dare regolare avvio al corso già a partire dalla prossima settimana, auspicando che la successiva interlocuzione con la Regione Abruzzo possa portare alla conclusione di un accordo che copra anche l’annualità 2022.

Infine, per opportuna informativa e precisazione, si fa presente che non corrisponde al vero l’asserita circostanza che la regione abbia già provveduto a corrispondere, in anticipo, Ie quote finanziarie dovute al CSC, a copertura delle annualità 2020/2021.

Alla data odierna non risulta pervenuto alcun pagamento e la Fondazione sta anticipando le spese di esercizio e quelle relative all’attività didattica per il corrente anno.

Si resta a disposizione per ogni altro eventuale chiarimento in proposito”.