La lunga agonia di Palazzo Quinzi: le immagini esclusive

Crepe profonde si rincorrono sulla facciata e sulle pareti di Palazzo Quinzi, a lungo sede di scuole e anche dell’Università degli Studi dell’Aquila.

Si trova su piazza Santa Margherita, accanto a Palazzo Pica Alfieri: già gravemente lesionato dal terremoto dell’Aquila del 1703, venne restaurato da Francesco di Accumuli, allievo di Carlo Fontana, per essere poi ancora una volta gravemente danneggiato dal terremoto del 6 aprile 2009.

Palazzo Quinzi è stato messo in sicurezza dopo il sisma del 2009: ma le crepe vistose e il tetto sconnesso in più punti destano molta preoccupazione. Come spesso accade in centro, accanto ad un palazzo fortemente lesionato c’è n’è un altro restaurato e riconsegnato: in questo caso, Palazzo Pica Alfieri

Tutto intorno al Palazzo, lavorano senza sosta gli operai, impegnati nei cantieri circostanti.

Aveva scritto Mario Moretti sull’edificio: “Un esempio di monumentale solidità e di insolita robustezza per la particolare contraffortatura alle parti estreme dell’edificio”.

Una solidità messa a dura prova dal sisma e dal tempo; una lunga agonia quindi, iniziata nel 2009.

Ad oggi, il palazzo è stato solo messo in sicurezza. Un intervento recente, da circa 50 mila euro, ha consentito di “impacchettare” la struttura, in modo da poter dare inizio a un cantiere che insiste sulla zona.

La stima economica dei lavori di ristrutturazione si aggira intorno ai 3 milioni e mezzo di euro.

Palazzo Quinzi ha ospitato prima l’omonima famiglia da cui ha preso il nome, poi è stato caserma, poi ancora sede dell’istituto commerciale, del liceo scientifico, Cotugno e anche dell’Università.

Prima del terremoto del 2009, venne restaurato a causa di alcuni cedimenti: questi lavori hanno preservato parzialmente l’assetto, anche se la furia del sisma e il tempo poi hanno causato gravissimi danni sulle pareti perimetrali e sulle volte.