
Bus L’Aquila – Roma, rivoluzione in vista: la linea diventa commerciale e Tua annuncia la soppressione di molte corse. Pendolari in rivolta.
14 in tutto le corse soppresse fra i giorni feriali e quelli festivi, alcune anticipate o posticipate. Le gratuità vengono sospese, essendo diventata la linea commerciale, ovvero senza il contributo da parte della Regione Abruzzo.
Quanto temuto dai pendolari, ovvero un taglio netto di corse effettuate da Tua in alcune fasce orarie e reso anche palese nella seduta di commissione convocata nei giorni scorsi a Palazzo dell’Emiciclo, è divenuto realtà.
Andiamo a vedere cosa succederà da lunedì 10 febbraio, data di entrata in vigore del nuovo orario.
Bus L’Aquila – Roma: i nuovi orari Tua
Da L’Aquila verso la Capitale verranno soppresse le corse delle 5:00 e delle 8:15 per quanto riguarda le prime ore della mattinata. Quella delle 4:30 (inizialmente in odore di soppressione), viene posticipata alle 4:45 raccogliendo così, di fatto, i pendolari delle prime due corse dell’alba.
Quella delle 7:45 partirà alle 8:00 dal lunedì al venerdi, alle 7:50 il sabato.
Quella delle 10:10 verrà soppressa mentre quella delle 10:15 verrà posticipata alle 10:30. La corsa delle 12 sarà limitata al periodo lunedì / venerdì. La corsa delle 13:00 sarà posticipata alle 13:15 mentre quella delle 13:30 sarà soppressa. Ultima corsa ad essere soppressa, quella delle 19 da L’Aquila a Roma.
Nei giorni festivi, ad essere soppresse saranno le corse delle 6:00, delle 13:30 e delle 19:00
Bus Roma – L’Aquila: i nuovi orari Tua
Da Roma verso L’Aquila sono in tutto cinque le corse soppresse: quelle delle 11:00, delle 13:20 e le due serali delle 20:30 e delle 23:00.
Di giorno, quella delle 11:00 viene anticipata alle ore 10:45, quella delle 12:25 posticipata alle 12:30 dal lunedì al venerdì e anticipata, invece, il sabato alle 12:00
E ancora: quella delle 14:15 anticipata alle 14:00, quella delle 14:45 posticipata di una mezzora, alle 15:15.
Si viaggerà alle 17:15 solo dal lunedì al venerdì. La corsa delle 19:30 verrà posticipata alle 19:45 e l’ultima a tornare da Roma verso l’Aquila sarà quella delle 22:00: i bus partiranno a quest’ora invece che alle 21.30.
Altra faccia delle medaglia è quella che riguarda il carattere commerciale della tratta, avversato in questi mesi di dibattito anche politico: non essendoci più il contributo regionale della linea, verranno sospese le gratuità di viaggio a qualsiasi titolo riconosciute. È il caso dei disabili, ad esempio.
Bus L’Aquila – Roma, i tagli di Tua: le reazioni
Viaggiatori e pendolari in questi giorni hanno tempestato di telefonate le biglietterie abruzzesi di Tua per cercare di avere informazioni: fino a ieri, le comunicazioni venivano fatte settimana per settimana, in attesa della razionalizzazione completa. Nella tarda serata di ieri è stato invece pubblicato sul sito di Tua (tuabruzzo.it) l’avviso definitivo che ha provocato malumori sul web da parte dei pendolari e non solo. Tra scoramento e ricerca di alternative, monta la protesta sui canali social.
“Di fronte a questa scelta scellerata non si può tacere” tuona l’Assessore ai Trasporti del Comune dell’Aquila Carla Mannetti. “Come Assessore ai Trasporti della città di L’Aquila mi batterò al fianco dei pendolari. La riduzione dei collegamenti della città capoluogo di regione con Roma è veramente mortificante per il nostro territorio”.
Una battaglia che condurrà anche la parlamentare Pd Stefania Pezzopane, anche lei pendolare da tempo.
Nei giorni scorsi a sollevare il tema era stato anche il consigliere Stefano Palumbo che, a fronte della trasformazione dal primo marzo in linea commerciale della tratta che collega L’Aquila a Roma, aveva lanciato l’allarme per la tutela delle corse maggiormente utilizzate dai pendolari e dei diritti di questi ultimi. Palumbo aveva anche sollecitato «un tavolo tecnico tra Dipartimento dei trasporti regionali, Tua e Comune per valutare le modalità, dopo aver cristallizzato la legittimità dell’affidamento in house del trasporto pubblico a Tua, con cui reinserire almeno queste corse tra i servizi minimi essenziali».