Cunicoli di Claudio, verso il nuovo percorso di visita

5 febbraio 2020 | 00:30
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Cunicoli di Claudio, verso il nuovo percorso di visita

Saranno ultimati a primavera i lavori per il nuovo percorso visita ai Cunicoli di Claudio. Resta il nodo gestione.

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L’opera dei Cunicoli di Claudio, di epoca romana, rappresenta uno dei simboli per eccellenza della ricchezza archeologica dell’aerea marsicana. I lavori, partiti ormai qualche mese fa, sono in dirittura d’arrivo. Si prevede poco più di un mese di tempo all’incirca per l’ultimazione delle operazioni.

Il cantiere, a cura del Segretariato regionale MIBACT per l’Abruzzo, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggi dell’Abruzzo – ente attuatore dell’intervento – è stato finanziato dalla Camera di Commercio dell’Aquila, per 250mila euro.

Si è proceduto a interventi complessi, come, ad esempio, l’accesso per i disabili al Cunicolo del Ferraro, la ‘galleria’ sottostante al Cunicolo maggiore. Proprio al Ferraro il percorso visitabile è in via di raddoppio: si passerà dai 120 ai 240 metri.

Il problema vero, sarà, ancora una volta legato alla gestione dei Cunicoli di Claudio, inclusi tra i Monumenti nazionali italiani dal 1902. Una gestione già in passato oggetto di polemica: molte le richieste per visitare i Cunicoli, poca chiarezza su come farlo, a chi rivolgersi e quando poter accedervi.

Una gestione terreno di scontro e di problemi da risolvere, anche in vista delle recenti modifiche alla legge regionale che ha visto entrare in gioco nel processo di gestione i Consorzi di Bonifica.

Il Trasferimento al Consorzio di Bonifica Ovest Bacino Liri Garigliano delle competenze e risorse, già attribuite all’ARSSA, per la gestione delle opere e infrastrutture di bonifica, ha inserito “le discenderie di epoca romana (i cunicoli di Claudio) in quanto ancora funzionali all’emissario sotterraneo come sfiatatoi”.

Lo scorso 26 novembre la modifica della legge regionale 42, nel modo seguente. “Dopo il comma 2 dell’articolo 2 della l.r. 42/2012 è aggiunto il seguente: 2-bis. La Regione Abruzzo, anche nell’ambito di accordi stipulati ai sensi dell’articolo 112 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137), può affidare la propria rappresentanza in capo al Consorzio di Bonifica Ovest, conferirgli l’incarico di redigere proposte di disciplinare o regolamento e autorizzare l’impiego di personale alle proprie dipendenze, al fine di consentire la valorizzazione di carattere storico, archeologico, monumentale, culturale, paesaggistico e ambientale delle infrastrutture di cui all’articolo 1.”.

Proprio la Soprintendenza ha chiesto alla Regione, in terza commissione e tramite successive note, lo stralcio dell’articolo 17 sopra citato, inerente la modifica adottata nel settembre scorso, segnalando varie criticità in merito alla proprietà e alla valorizzazione del patrimonio archeologico.

Intanto, nonostante i vari nodi di gestione, si intravedono nuovi progetti di valorizzazione all’orizzonte, questa volta sul versante di Capistrello, dove c’è il punto di uscita della galleria sotterranea dopo la sua corsa di 6 chilometri. Anche su questo versante sono in arrivo 250mila euro dal MIBACT per interventi di riqualificazione. I lavori sono già in fase di progettazione.