Impianti Santa Barbara, il bando passa ma non convince

Il Consiglio comunale approva il bando per la gestione degli impianti sportivi di Santa Barbara. Dubbi sulla “attrattività” delle condizioni poste.
Con 16 voti favorevoli, 1 contrario e 7 astenuti il Consiglio comunale ha approvato il bando per la gestione degli impianti sportivi in località Santa Barbara. Restano i dubbi sulla “convenienza” per eventuale investitori a rispondere al bando, anche in funzione del “piano B” illustrato dall’assessore Fabrizi. I maggiori dubbi sono arrivati dai banchi della maggioranza, con il consigliere comunale Roberto Junior Silveri che ha fatto “i conti della serva”: “Gli oneri per il nuovo gestore sono 600mila euro di lavori da eseguire a proprio carico, un canone annuo a base di gara di 18mila euro, quota annua di 100mila euro. Il totale, “in 20 anni fanno 3 milioni di euro tondi tondi, che se li dividiamo per comodità in canoni mensili, per agevolare la comprensione dei cittadini ed eventuali benefattori, sono pari a 12mila e 500 euro al mese. A questi si sommano la clausola di salvaguardia per altri 25mila euro al mese, le bollette, la manutenzione ordinaria, che per impianti del genere sono non meno di 8mila euro mensili. E arriviamo facilmente a 40mila euro mensili. Quindi come Comune stiamo andando a cercare un investitore che si impegna per 20 anni a prendere una struttura da riavviare con un mercato da ricostruire da capo, a 40mila euro al mese”. Da qui la convinzione che il bando andrà deserto, con i ritardi conseguenti, e la proposta di ritirare la delibera per presentarne un’altra, più conveniente, “entro sette giorni”. Proposta bocciata dalla maggioranza.
Da parte sua, l’assessore Fabrizi ha invece rivendicato la sostenibilità del piano economico finanziario previsto dal bando.
Rilievi e perplessità sono state espresse anche dai consiglieri di opposizione, anche se – a fronte di una ritrovata unità di intenti delle forze di maggioranza – è stata la posizione di Silveri a fare più “rumore”, per quanto isolata. Sono infatti rientrati i malumori nel rafforzato gruppo di FdI (sebbene non abbiano partecipato al voto Colantoni e Colonna) e lo stesso De Matteis, che in commissione aveva chiesto che in Consiglio arrivasse una delibera che prevedesse una “gestione separata” della pista di pattinaggio, da assegnare alle associazioni che la utilizzano, alla fine ha deciso di “lanciare il cuore oltre l’ostacolo” e votare, chiedendo – questa volta al Consiglio – di farsi “garante” sulla questione.
Insomma, alla fine il provvedimento è stato approvato (con l’astensione di Silveri che si era visto bocciare poco prima la proposta di ritiro), seppur con i dubbi che qualche investitore possa essere interessato a queste condizioni. Anche perché, l’assessore Fabrizi, su sollecitazione di Angelo Mancini, ha anche illustrato il piano B. Qualora nessuno risponda, il Comune procederà ai lavori che servono per riavviare la struttura per poi assegnarla. Insomma, tra piano A e piano B c’è uno scarto di 600mila euro. E adesso lo sanno anche eventuali investitori o “benefattori”, per dirla con la definizione di Roberto Junior Silveri. Il che rende ancor più difficile l’appetibilità del piano A, visto che se la gara andrà deserta, i lavori oggi chiesti agli investitori li farà il Comune.
Da registrare, infine, il “blitz” di alcuni consiglieri comunali ed esponenti di associazioni che questa mattina hanno intonato Bella Ciao, con evidente riferimento alle polemiche di questi giorni, costringendo il presidente Tinari a sospendere la seduta. “Oggi a Villa Gioia – ha commentato il portavoce cittadino di FdI, Michele Malafoglia – la città ha assistito ad una sceneggiata di cui nessuno sentiva il bisogno. Inneggiare alla libertà e interrompere i lavori di un Consiglio comunale composto da rappresentanti eletti dal popolo è stato il modo più intelligente e brillante che un gruppetto sparuto di cittadini ha individuato per avere un quarto d’ora di celebrità. Questa è l’idea di democrazia che hanno a sinistra”.
Consiglio comunale, oltre gli impianti Santa Barbara gli altri punti all’ordine del giorno.
Il Consiglio comunale ha approvato (16 si, 5 no, 5 astenuti) la proposta di deliberazione relativa all’acquisizione al patrimonio dell’ente dei terreni occupati con il parco del Beato Vincenzo e piazza Italia, per la somma complessiva di 423mila 802 euro.
I lavori sono proseguiti con la discussione in ordine al recepimento della legge regionale n. 49 del 15 ottobre 2012, recante “norme per incentivare la razionalizzazione del patrimonio edilizio esistente, nonché per promuovere e agevolare la riqualificazione di aree urbane degradate, tenuto conto anche dell’esigenza di favorire lo sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili”, con particolare riguardo all’integrazione della delibera di consiglio comunale n. 86 del 12 agosto 2013. La delibera è stata approvata con 19 voti favorevoli, 6 contrari e 5 di astensione.
Il Consiglio ha approvato, infine, quattro mozioni, tutte all’unanimità. La prima, che vede come primo firmatario il consigliere Paolo Romano (Italia Vive), riguarda il “Riconoscimento della cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre, da conferire in una seduta solenne del Consiglio, invitando la senatrice, a dimostrazione – recita il documento – di come la nostra città sia contraria all’odio e alle discriminazioni razziali sotto tutte le forme”. La seconda, presentata dal consigliere Lelio De Santis (Cambiare Insieme) e sottoscritta anche da altri consiglieri, impegna “il sindaco e il presidente del Consiglio comunale a farsi carico della problematica relativa alle multe connesse all’autovelox posto allo svincolo di Bussi sul Tirino, interloquendo con il prefetto, per verificare la correttezza e la legittimità del posizionamento del rilevatore di velocità, promuovendo altresì, qualora si rendesse necessaria, una class action per tutelare i cittadini aquilani raggiunti da sanzioni”. La terza mozione, a firma dei consiglieri Ersilia Lancia (Fratelli d’Italia), Giorgio De Matteis (Forza Italia), Luigi Di Luzio (Lega), Luciano Bontempo (Udc), Luca Rocci (L’Aquila Futura), Roberto Junior Silveri e Tiziana Del Beato (Gruppo Misto) è relativa alla “Candidatura della Città dell’Aquila a Capitale italiana della cultura 2021“. Il documento rileva in premessa che, “con deliberazione n. 6 del 15 gennaio scorso, l’esecutivo ha provveduto a dare avvio alle attività ed alle iniziative in ambito culturale ritenute utili ai fini dell’elaborazione del dossier di candidatura. Sono state individuate quattro linee di intervento per il progetto, tracciate dalla Nuova agenda europea per la cultura, e precisamente salute e benessere, coesione sociale e innovazione e ambiente. Il dossier – si legge ancora nel testo – rappresenterà in ogni caso un documento cardine per le strategie culturali che l’amministrazione provvederà ad adottare come guida e da attuare nel tempo”. Alla luce di quanto premesso, attraverso il documento, “il Consiglio impegna il sindaco e la giunta a sostenere la candidatura della città dell’Aquila e del territorio circostante a capitale italiana della cultura 2021 attraverso un percorso strategico condiviso”. L’ultima mozione in discussione, presentata dal consigliere Stefano Palumbo (Pd), impegna il sindaco “a farsi portavoce presso la Regione Abruzzo affinché si adoperi a fornire un atto di indirizzo alla società Tua ai fini di sospendere, con decorrenza immediata e fino al relativo pronunciamento del tar Abruzzo, la variazione del piano di esercizio; ad avviare un tavolo di confronto tra regione Abruzzo, istituzioni, parti sociali e comitati di pendolari per svolgere apposita istruttoria tecnica con l’obiettivo di valutare l’inserimento, all’interno dei servizi minimi, almeno di alcune delle corse “L’Aquila – Roma”, soprattutto con riferimento agli orari in cui vi è scarsità di domanda, assicurando la relativa contribuzione economica; ad analizzare la fattibilità delle estensioni di un titolo di viaggio unico tra società di trasporto pubblico e imprese commerciali al fine di migliorare la qualità del servizio”.
In apertura dei lavori il Consiglio, su proposta del consigliere Luca Rocci, ha osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime delle foibe.